Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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              aſſai conueneuol forma, ho inſieme deli­
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              berato di farne dono à uoi Magnifici Si­
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              gnori, parendomi di non hauere tra tutti i
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              miei padroni, à chi più conueniſſe il ritr at
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              to dell'ordine, che à uoi; hauendo però
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              riguardo ſolo alla dignità del ſuggetto,
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              & non all'opra mia, ne ho giudicati uoi
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              degnißimi, perche poſſedete perfettamen­
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              te li due ordini, che di già habbiamo det­
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              to ritrouarſi nell'huomo compiuto. </s>
              <s>Et
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              perche ancor ſete membri della uoſtra Re­
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              publica, laquale nell'ordine auanza le più
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              ordinate, che fuſſero già mai. </s>
              <s>Et però
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              ancor nel conſeruarſi lungamente ſupera
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              di gran lunga ogni altra; Et perche ſete di
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              quella famiglia, che nella uoſtra città ri­
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              luce à guiſa d'un Sole fra le Stelle, & di
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              ricchezze, & di nobiltà. </s>
              <s>Di nobiltà,
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              eſſendo ella diſceſa da quel gran Cornelio
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              Scipione. </s>
              <s>Di ricchezze, hauendo ella, </s>
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