2727fonde il lume, tanto maggiormente, forſi ſecondo ſua eccellen
za illumina; imperò che non debbe valer niente appreſſoil S-
Berga quella propoſitione, che dice. Agens in propinquo, for.
tius agit quam in rem oto. Perciò adunque la natura ha fatto que-
fti tre corpi perſpicui, & di coſi fatta ma ggioranza fra loro; onde
per queſto ancora era neceſſario, che l'acqua fúſſe maggior della
terra; imperò che il lume dei corpi celeſti, non la potrebbe pe-
netrare, s'ella non fuſſe maggior della terra, eſſendo, che quanto
ella è più profonda, tanto meglio, il raggio luminoſo la penetra,
òbello. Ma ll S. Berga rende anco la ragion, perche, dicendo,
za illumina; imperò che non debbe valer niente appreſſoil S-
Berga quella propoſitione, che dice. Agens in propinquo, for.
tius agit quam in rem oto. Perciò adunque la natura ha fatto que-
fti tre corpi perſpicui, & di coſi fatta ma ggioranza fra loro; onde
per queſto ancora era neceſſario, che l'acqua fúſſe maggior della
terra; imperò che il lume dei corpi celeſti, non la potrebbe pe-
netrare, s'ella non fuſſe maggior della terra, eſſendo, che quanto
ella è più profonda, tanto meglio, il raggio luminoſo la penetra,
òbello. Ma ll S. Berga rende anco la ragion, perche, dicendo,
Et queſta è coſa gratioſa, ch'egli piglia la luce, la qual è quella
qualità, cheſi ritroua nel corpo lucido, per illume, ch, è il raggio
prodotto dalla luce, il qual ſi diffonde fuori di eſſo corpo lucido;
& poi à che fine vuol, chel'acqua ſia maggior della terra ? à fine
che coſi fatto lume poteſſe penetrar non l'acqua, non, ma tutte
le parti della terra. Leggiadramente certo, ò poueti filoſofi, che
penſauano, che la terra fuſſe opaca; ne ſi ſono mai accorti, eſſa ter
ra eſſe penetrabile dai raggi luminoſi dei corpi celeſti, cioè, eſſer
anch'eſſa tranſparente.
qualità, cheſi ritroua nel corpo lucido, per illume, ch, è il raggio
prodotto dalla luce, il qual ſi diffonde fuori di eſſo corpo lucido;
& poi à che fine vuol, chel'acqua ſia maggior della terra ? à fine
che coſi fatto lume poteſſe penetrar non l'acqua, non, ma tutte
le parti della terra. Leggiadramente certo, ò poueti filoſofi, che
penſauano, che la terra fuſſe opaca; ne ſi ſono mai accorti, eſſa ter
ra eſſe penetrabile dai raggi luminoſi dei corpi celeſti, cioè, eſſer
anch'eſſa tranſparente.
La 12.
ragione è ſorella dell'altre, la qual naſce dal principio
commune di tutte le coſe, il qual eſſendo il ſeme caldo, & humi-
do, acció fuſſe baſtante in infinito, di produrre tante, & diuerſe
coſe, per eſſer di natura acqueo, & aereo, era conueneuole, che
l'acqua fuſſe maggior della terra, la quale ſi ſtima eſſer inettiſſi-
ma alla generatione.
commune di tutte le coſe, il qual eſſendo il ſeme caldo, & humi-
do, acció fuſſe baſtante in infinito, di produrre tante, & diuerſe
coſe, per eſſer di natura acqueo, & aereo, era conueneuole, che
l'acqua fuſſe maggior della terra, la quale ſi ſtima eſſer inettiſſi-
ma alla generatione.
In fatti non ſi può dir meglio;
imperó che l'acqua non è fred-
da, ma calda, & humida, & acciò fuſſe baſtante in infinito erà
conueneuole, che la fuſſe maggior della terra: perche, ſe coſi non
fuſſe, non ci ſarebbe hormai più acqua, la qual ſin'al preſente ſa-
rebbe tutta conſumata in ſemenza; ma eſſendo maggior della
terra, (quantunque di quantità finita) ſeruirà in infinito: ò bella
ragion.
da, ma calda, & humida, & acciò fuſſe baſtante in infinito erà
conueneuole, che la fuſſe maggior della terra: perche, ſe coſi non
fuſſe, non ci ſarebbe hormai più acqua, la qual ſin'al preſente ſa-
rebbe tutta conſumata in ſemenza; ma eſſendo maggior della
terra, (quantunque di quantità finita) ſeruirà in infinito: ò bella
ragion.