1un regolo orizzontale graduato, come vedesi nella nostra figura 13, imita
tiva di quella stessa, che disegna ivi l'Autore.
tiva di quella stessa, che disegna ivi l'Autore.
Figura 13.
notizie: Prima, che il Santorio ha ricono
sciuto l'isocronismo del pendolo, così per
le ampie che per le più ristrette sue vi
brazioni, assegnando per causa di quel fatto
straordinario il principio meccanico delle
velocità proporzionali agli spazii. Seconda,
che i tempi delle vibrazioni fatte da pendoli
più o meno lunghi sieno reciprocamente
proporzionali alle semplici lunghezze dei fili.
notizie: Prima, che il Santorio ha ricono
sciuto l'isocronismo del pendolo, così per
le ampie che per le più ristrette sue vi
brazioni, assegnando per causa di quel fatto
straordinario il principio meccanico delle
velocità proporzionali agli spazii. Seconda,
che i tempi delle vibrazioni fatte da pendoli
più o meno lunghi sieno reciprocamente
proporzionali alle semplici lunghezze dei fili.
Notabile è però che il nostro Santorio,
non parla solo del pendolo come misuratore
della relativa frequenza e remissione del
polso, ma ne parla altresì come di stru
mento assolutamente misuratore del tempo. Nella citata pagina 110, insieme
con quella nuova disposizione data al Pulsilogio, per allungare o scorciare
misuratamente il filo pendulo, vedesi disegnata un'altra figura, a contorno
ellittico, nel mezzo della quale son rappresentati due indici, che van no im
perniati nel centro di due archi di cerchio, l'uno maggiore dell'altro, ma
graduati ambedue in sette parti, che perciò riescono disuguali. La figura
22[Figure 22]
non parla solo del pendolo come misuratore
della relativa frequenza e remissione del
polso, ma ne parla altresì come di stru
mento assolutamente misuratore del tempo. Nella citata pagina 110, insieme
con quella nuova disposizione data al Pulsilogio, per allungare o scorciare
misuratamente il filo pendulo, vedesi disegnata un'altra figura, a contorno
ellittico, nel mezzo della quale son rappresentati due indici, che van no im
perniati nel centro di due archi di cerchio, l'uno maggiore dell'altro, ma
graduati ambedue in sette parti, che perciò riescono disuguali. La figura
22[Figure 22]
Figura 14.
che abbiamo qui ricopiata (fig. 14) il nostro Autore
la illustra colle parole seguenti: “ Figura D est pul
silogium, quod nos adinvenimus, quo non solum
tempus sed etiam frequentiam et raritatem pulsus
dimetimur. In hoc instrumento sunt septem diffe
rentiae frequentioris vel rarioris motus quae per ra
dium observantur: deinde quilibet gradus dividitur
in septem minuta quae, per radiolum distinguntur,
cuius instrumenti constructionem in libro De medicis instrumentis doce
bimus ” (ibi, pag. 108).
che abbiamo qui ricopiata (fig. 14) il nostro Autore
la illustra colle parole seguenti: “ Figura D est pul
silogium, quod nos adinvenimus, quo non solum
tempus sed etiam frequentiam et raritatem pulsus
dimetimur. In hoc instrumento sunt septem diffe
rentiae frequentioris vel rarioris motus quae per ra
dium observantur: deinde quilibet gradus dividitur
in septem minuta quae, per radiolum distinguntur,
cuius instrumenti constructionem in libro De medicis instrumentis doce
bimus ” (ibi, pag. 108).
Lo strumento così disegnato e descritto dal Santorio non è solo appli
cato all'uso particolare del polso ma a quello generale della misura del
tempo, e infatti alla pagina, o diciam meglio alla colonna 486 di questa
stessa opera citata, dove descrive l'apparecchio per misurare il calor sensi
bile dei raggi della luna, col Termometro, sopra il bulbo del quale vanno
a ferire gli stessi raggi condensati nel fuoco di uno specchio ustorio; si
serve, per misurare il tempo dell'azione de'raggi lunari sul bulbo termo
metrico, dello strumento sopra disegnato. “ Per instrumentum vero secun
dae figurae temporis spatium dimetimur quod declaravimus folio citato ” (ibi).
cato all'uso particolare del polso ma a quello generale della misura del
tempo, e infatti alla pagina, o diciam meglio alla colonna 486 di questa
stessa opera citata, dove descrive l'apparecchio per misurare il calor sensi
bile dei raggi della luna, col Termometro, sopra il bulbo del quale vanno
a ferire gli stessi raggi condensati nel fuoco di uno specchio ustorio; si
serve, per misurare il tempo dell'azione de'raggi lunari sul bulbo termo
metrico, dello strumento sopra disegnato. “ Per instrumentum vero secun
dae figurae temporis spatium dimetimur quod declaravimus folio citato ” (ibi).