Gallaccini, Teofilo, Perigonia, o vero degli angoli, ca. 1590-1598

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Nell’Astronomia. Nel cap. 12°
Nella Prospettiva. Nel cap. 13°
Se ‘l colore è obietto proprio del vedere. Nel cap. 14°
L’uso degli angoli nella prospettiva appartenente agli specchi e a’ reflettimenti de’ raggi del Sole. Nel cap. 15°
Nella Prospettiva scenografica. Nel cap. 16°
Nelle Meccaniche. Nel cap. 17°
Nell’Architettura ornata e militare. Nel cap. 18°
Nell’Arte militare. Nel cap. 19°
Nell’Agricoltura. Nel cap. 20°
Nella Navigatoria. Nel cap. 21°
Nel Disegno, in quanto abbrevia la Pittura, la Scoltura e la Plastica. Nel cap. 22°
Nell’Arti fabrili. Nel cap. 23°
Se alcuna volta l’angolo si può chiamar tagliamento di linea, di figura o di corpo. Nel cap. 24°
Se gli angoli solidi e piani sieno i medesimi. Nel cap. 25°
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Cap. 1
In due maniere al parer mio par che l’angolo si possa considerare, cioè o in quanto al fondamento e alla materia in cui si truova (che non è inconveniente far questa consideratione nella Geometria; perciochè la Matematica considera le cose in quanto sono in materia, benchè di essa niente si curi!) overo in quanto a se stesso, cioè come è fatto di cose intelligibili, ed in quanto la sua forma è più tosto intelligibile che sensibile; che non è altro che un dire che degli Angoli altri sono materiali, altri intelligibili, i quali sono puramente matematici. E per cominciar da questo membro della divisione con ordine contraposto dirò che come dalla materia sensibile si ritrahe la forma sensibile (almeno per accidente se non per ) così per una certa proportione dalla potenza della materia intelligibile si cava la forma intellligibile. Perciochè se le Matematiche hanno la materia intelligibile, che in quanto materia non è senza potenza overo habilità: e questa non dee esser superflua; dunque necessariamente bisogna che da essa si tragga qualche forma, la quale non può esser non proportionata alla materia; però se la materia è intelligibile, la forma sarà intelligibile. La materia dell’angolo senza dubbio alcuno è ‘l punto e le linee, che non sono obbietti del senso per loro stessi, ma dello ‘ntelletto, e perciò si appellano intelligibili; onde ragionevolmente la materia dell’Angolo è intelligibile, dalla quale è inconveniente farsi astrattione. La forma di esso, che si toglie dal grembo di questa materia è lo stesso contatto delle linee in uno stesso punto, overo la stessa inclinatione e congiognimento in un punto comune. La quale è intelligibile perciochè solamente si apprende

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