16VIII
una ben groſſa e robuſta Caraffa, dall’
artefice gettata ancor rovente tra i ve-
tri da novamente fonderſi, come far ſo-
gliono di quei lavori, i quali incommin-
ciati, conoſceſi che non potranno riu-
ſcire a perfezione. Reſtò ſorpreſo al ve-
dere queſta ſtravagante novità, provolla
per aſſcurarſene in altre Caraffe ſimili
o quaſi ſimili alle noſtre, che là pure
tra i riſiuti ſi ſtavano, e domandandone
con impazienza ai vetrai la cagione, ſe
pur la ſapeano, null’altro vedevaſi da
coſtoro riſpondere, ſe non che maravi-
gliavanſi e quaſi ridevano nel vederlo
anſioſo di ſapere una coſa, che eſſi co-
me inutile e puerile avevano ſempre
mai riguardata.
artefice gettata ancor rovente tra i ve-
tri da novamente fonderſi, come far ſo-
gliono di quei lavori, i quali incommin-
ciati, conoſceſi che non potranno riu-
ſcire a perfezione. Reſtò ſorpreſo al ve-
dere queſta ſtravagante novità, provolla
per aſſcurarſene in altre Caraffe ſimili
o quaſi ſimili alle noſtre, che là pure
tra i riſiuti ſi ſtavano, e domandandone
con impazienza ai vetrai la cagione, ſe
pur la ſapeano, null’altro vedevaſi da
coſtoro riſpondere, ſe non che maravi-
gliavanſi e quaſi ridevano nel vederlo
anſioſo di ſapere una coſa, che eſſi co-
me inutile e puerile avevano ſempre
mai riguardata.