97v//8r la longezza del ramo deti numero 10, et il scorer della partisone del sesto uno ramo et mezo, che saran deti numero 15, intendendo nelli forcami dalla mezaria infino a prova.La qual partisone del scorrer va partita con quella del ramo, come fra poco ti dirò, et queste tre partisoni così differenti l’una dall’altra entrano tutte tre nel sesto.La prima entra nella corba nella partison del fondo; la seconda entra nella summità del sesto del forcame, vicina al poselese del magier di bocca, overo altezza della galea; et la terza entra nel medesimo sesto del forcame nella parte media di esso sesto.
Un’altra ancora et ultima partisone per compimento del corpo sopraditto, la quale si dimanda la partison della stella, la quale sua altezza, non longhezza, come le tre sopradette si trarano dalla settima parte della partisone del fondo, che sarà deti numero 6 di stela da prova nel capo di sesto, e termina nella corba di onza numero 15, perfettissima intelligenza riuscita et approbata.
Avvertendo che le sopradette quattro partisoni, cioè del fondo, del ramo, del scorrer et della stella, serveno solamente nelli ordini fondamentali, dal capo di sesto da prova insino alla corba della bocca posta sopra li doi quinti della longhezza // della galea principiando da prova, et non s’estendeno più innanti.
Tu hai dunque inteso et intenderano anco quelli che desiderano di sapere che quattro sono le partisoni, differenti l’una dall’altra, eccetto che la sola longhezza della partison del fondo, perché quella longezza che serve nella longezza della partison del fondo da prova la istessa serve nel fondo da poppe et si cava come ho detto.Ma nella preditta longezza della partison del fondi da poppe entrano ordini, ovvero corbe, numero 50, cioè tutte nella ditta longezza, che sono piedi 2 _, et ha ancor lei le sue corbe di onze, cioè il 50 nel capo di sesto, il 45, il 40, il 35, il 30, il 25, il 20, il 15, il 10, et il 5 appresso la corba della mezaria.Sono in tutto corbe di once numero dieci, cioè 10.