Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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15VII pio di queſto ſecolo perduta intieramen-
te la rimembranza, alloraquando l’anno
1716 il Sig.
Canonico Gian-Giacomo
Amadei Bologneſe accidentalmente le
ſcoperſe il primo un giorno che trova-
vaſi alla fornace dei vetri, dove ſo-
leva ſpeſſiſſimo andare, perchè come aſ-
ſai amante della fiſica, capiva che in
quel luogo più che in altri, molti ed
aſſai vaghi ſcherzi della natura quotidia-
namente ſi preſentano agli occhi degli
ſpettatori, che traſcurati poi vengono,
o per la troppa frequenza con cui ſi
laſcian vedere, o per quella indolenza
che in ſimili coſe aver ſogliono coloro,
la mente dei quali non è ſtata dalla ſi.
loſofia, per così dire, ſvegliata e meſ-
ſa in curioſità.
Dico, che accidental-
mente ei le ſcoperſe, perchè ſenza pen-
ſarvi, vide che per eſſervi caduti dentro
alcuni frammentucci di vetro,

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