Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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159_PRIMO_. denuò vindie at (veluti naue prouecta aſſurgunt illicò aquæ partes
paulò
ante pondere nauis preſſæ.)
_Matem_. In queſte vltime parole noto vna ſimilitudine, che non
mi
par vera;
ne mi pare che d’vn effetto s’aſſegni la vera cau-
ſa
.
Io ſempre creduto, che la na ue entri nell’acqua non
perche
conſtipi le parti, che le ſoggiacino (le quali ò non
conſtipa
, ò almeno pochiſſimo;)
bene perche le ſpinga
dal
proprio luogo, e facia ſalire;
ſiche poi partita la naue, &
andando
innanzi, e ſpingendone, e ſolleuandone altre, le
già
ſolleuate portate dalla natural grauità, diſcendino à
riempir
quel luogo baſſo cauo, laſciato dalla naue.
Ma pri-
ma
che andiamo auanti, vorrei ſapere, ſe dichiara il modo,
nel
quale, quando s euacua il vaſo, l’aria circonſtante, e vici-
na
ſi conſtipa.
Conte. _Poco di ſopra dell’antecedenti parole lo dichiara così_.
Condenſatur autem imprimis aer, vbiproximè, coarctatione facta,
vim
patitur, reliquo quantum fieri poteſt ſtatum ſuum naturalem
ſeruante
;
ſicque aer, qui vndequaque vitro viciniſſimus exiſtit, præ
reliquo
diſtantiore per corporis intra vitrum contenti exantlatio-
nem
, atque ætheris in ſpatium illius ingreſſum, quam maximè con-
denſatur
.
_Matem_. Tanto adunque che ſi condenſa perche eſce da eſſo la
parte
più ſottile?
Se così è, ftarà ſempre così, ſino che con
l’ingreſſo
della medema, ò d’ altra materia ſottile come
quella
, ſi tornino a dilatare le ſue parti.
Se noi prenderemo
vn
pugno d’erba, e la ſtringeremo, ò comprimeremo gen-
tilmente
ſenza ch’eſchi fuori l’humore, aprendo la mano, e
ceſsando
la compreſſione, l’erba con il ſuo elaterio ritorna-
ad hauere quell’eſpanſione, che haueua prima.
Ma ſe re-
ſtringendola
li faremo vſcir fuori l’humor più ſottile aperta
la
mano, ſi dilatarà bene qualche poco per l’ingreſſo dell’a-
ria
, che entrarà trà le foglie, la quale pur anco cacciata
dalla
compresſione, ma non già come era prima.
Se adun-
que
l’aria ambiente il vaſo ſtà conſtipata per l’etere, che
da
eſſa è vſcito, &
è entrato per li pori del vetro a riempir
il
vaſo, non ſi dilatarà ſe non entra in eſſa, ò il medemo, ò
altro
etere.
_Conte_. Dice bene, ch’è dilatata appunto da altro etere,

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