Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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_Ofred_. Pare certo irragioneuole. Ma qual’è queſta coſa?
_Conte_. Queſt’è l’aria. Et il modo d’eſperimentar ciò ne ſara
ſomminiſtrato
dal recipiente del Signor Gerickio.
Pren-
daſi
queſto, e prima d’euacuarlo ſi ſommerga totalmente
nell’acqua
;
ſe non baſta il ſuo peſo, aggiungendone a ſuffi-
cienza
;
poi ſi peſi così nell’acqua ogni coſa. Cauato dall’-
acqua
ſi leui l’aria, come ſogliono praticare, e ſi torni a ſom-
mergere
nell’acqua, e ripeſare.
Io ſono ſicuriſſimo. che ſi
trouarà
peſar meno queſta ſecõda volta della prima oncie 1.
{3/10}. E la ragione è queſta. In tutte due l’immerſioni l’acqua
cacciata
, &
alzata è ſempre la medema eſſendo anco la me-
dema
la mole del vaſo.
E perche il vaſo nell’acqua è tanto
meno
graue, quanto peſa vna mole d’acqua ad eſſo eguale;

e
la prima volta ſi faceua la ſottratione da vn compoſto di
vetro
, &
aria con li peſi attaccati, e la ſeconda da vn compo-
ſto
di queſti, e d’etere, ò di vacuo;
ſarà più leggiero la ſe-
conda
volta, che la prima.
Adunque con queſt’eſperienza
ſi
prouarà euidentemente, che l’aria rachiuſa nel vaſo, e pe-
ſi
nell’acqua, e quanto.
Se adunque l’aria nell’acqua più
graue
d’eſſa, grauita, perche non douerà grauitare nell’a-
ria
medema più leggiera dell’acqua?
Perche l’acqua più
graue
dell’ aria non douerà grauitare nella medema ac-
qua
?
_Ofred_. Quando ſuccedeſſero in pratica, mi paiono

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