Angeli, Stefano degli, Seconde considerationi sopra la forza dell' Argomento fisicomattematico del Gio. Battista Riccioli contro il moto divrno della terra spiegato dal Michiel Manfredi nelle sue risposte e riflessioni sopra le prime considerationi

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Con. E per vna inauertenza voglio, che la riconoſcia-
mo
, non facendo ſopra ciò minimo fondamento.
Hora ſi
ſegue
à dire, che nelle noſtre parole ſi contengono due fal-
ſe
conſequenze.
_La prima è che non voglia il P. Riccioli, che_
_ſia
ſuppoſto per cuidente quel´ Aſſioma, perche procura prouarlo_
_con
ragioni, e con l´eſperienza._
E qui inculca, che vuole ſia
conoſciuto
per Aſſioma, &
vno di quelli primi principij.
li quali non ſi poſſono già dimoſtrare priori,_ ma bene _à_
_poſteriori
,_ &
anco con´eſperienze; & c.
Con. ben ragione Sig. Ofreddi di riſcaldarſi, eſſendo
lei
cagione di queſta lite.
Mentre hauendo vdito quel´Aſ-
ſioma
da me recitato, ſubito ſo ggiunſe.
[I´armihauer tan-
taeuidenza
, &
eſſer tanto noto lumine naturæ, quanto
quelli
communi poſti da Euclide nelli ſuoi elementi.
]
Matt. il Sig. Manfredi recitando le parole del Sig.
Ofreddi, tace queſte vltime, e la comparatione, dicendo,
_E
perche ciò pare eſſer euidente lumine naturæ ſi ſoggiunge, &
c._
E
quì recita le mie pai ole [ il P.
Ricciolinon vuole ſij
ſuppoſta
queſta euidenza, mentre procura prouarla, e

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