Tartaglia, Niccolò, La nova scientia de Nicolo Tartaglia : con una gionta al terzo libro

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5524TERZO. mio istromento, & lo aſſetto, ouer acconcio fißamente in qualche coſa ſtabile
talmente
che lo perpendicolo.
e o. cada preciſamente ſopra il lato. e g. del qua-
drato
, cioe ſopra la linea.
e g d. & poi lo alzo ouer abbaßo, talmente che per li
forami
.
m n. ueda il ponto. c. ſatto queſto, miſuro diligentemente quanto è dal
mio
occbio, ouer dal forame.
n. perpendicolarmente in terra (cioè quanto È la
linea
.
n a. ) & ſimilmente miſuro quanto è dal ponto c perpendicolarmente a
terra
(cioè quanto è la linea.
c b. & ſe trouo che la detta linea. c b. ſia eguale al
la
linea.
n a. & che il detto piano ſe distenda dalla banda deſtra, & dalla ſini-
ſtra
ſecondo líordine della linea.
a b. diro che il detto piano. a b. ſara perfetto
piano
, perche la linea.
a b. che andaße quello (per la trigeſimaterza del pri-
mo
di Euclide) ſara equidiſtante alla linea.
n c. che andaße per il piano de lori
zonte
, conſequentemente il detto piano donde andaße la detta linea.
a b. ſara
equidiſtante
(per la decimaquarta del.
11. di Euclide) al pian del orizonte, ma
ſe
la linea.
c b. ſara maggiore della linea. n a. diro che il detto piano terreo ſara
piu
baßo uerſo.
b. che uerſo. a. & è conuerſo, ſe la linea. c b. ſara minore della li
nea
.
n a. diro che il detto piano terreo ſara piu alto uerſo. b. che uerſo. a. & con
lo
medemo ordine procedero dalla banda deſtra, & dalla ſinistra uolẽdome cer
tificare
ſe circum circa ſe iſtende ſecondo la detta linea.
a b. che è il propoſito.
Sla líaltezza. a b. della coſa apparente . a. elleuata, et coſtituta ſopra il pia-
no
terreo .
b d. talmente che ſi poſcia andare alla baſa, ouer fondamento di
quella
(cioè al ponto.
b. ) Dico che uoglio inuestigare la detta altezza. a b. &
tutto
a un tempo uoglio ciprehẽdere la distãtia ypothumißale, ouer diame
trale
di tal altezza.
Piglio il mio iſtromento, & affißo quello in qualche coſa
ſtabile
, & liuello.
il piano. b d. et uedo ſi glie ꝑfetto piano (procedẽdo, come nel-
la
paßata fu fatto) & ſe lo trouo perfetto piano mi appoſto un pito in la detta
coſa
apparẽte qual ſia la uertice.
a. et q̃lla cerco de uedere li dui forami. n m.
del
mio iſtromẽto, et mi uado tirãdo tãto in drio, ouer auãti che il ꝑpẽdicolo ca
da
ſopra la linea della ombra media, cioè ſopra il diametro del quadro come di
ſotto
appar in figura, fatto queſto miſuro il ſpacio che è dal ponto doue cade la
ꝑpẽdicolar
del mio occhio fina alla baſa de tal altezza (cioè quanto è dal pito
c
.
al ponto. b. ) & a quella quantita gli agiongo la perpendicolare, che è dal
mio
occhio a terra (cioè la quantita.
e c. ) e tanto quanto ſara queſta ſuma tan
to
ſara anchora líaltezza.
a b. Eßempi gratia, ſe il ſpacio. c b. fuße paßa. 353.
& che dal occhio mio a terra (cioe dal ponto .
e. al ponto . c. fuße paßa dui

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