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ſtume;
delquale per la bontà, per l’ingegno, per l’animo, &
per lo ſaper
ſuo, non è coſa tanto grande che aſpettar nõ ſi poſſa. D’un medeſimo parer
ſono ſtati gli Illuſtri Signori per ſangue, & per non mai à baſtanza lo-
dati, miei patroni, & benefatori il Signor Conte Girolamo, & il Signor
Conte Albrigo Conti di Lodrone meritiſſimi. Ilſimile han fatto gli Il-
luſtri Signori Conti d’ Arco, il Signor Conte Battiſta, & il Signor Conte
Vinciguerra, Signoriueramente nelle profeſſioni delle arme tra quelli
de noſtri tempi honorati, & grãdi molto. Et più di tutti m’ha eſſortato il
ualoroſo, nobile, & prudentiſſimo Signor Colonnello Vincẽzo Tadei, per
lunga proua di guerra, & di fede, in Italia, & fuori conoſciuto non ſolo
degno di eſſere Colonnello ma di maggior, & piu degno grado di queſto;
l’Illuſtre Signor Conte Curtio Martinengo, Signor degno d’honore, per li
gradi honorati, ch’ha hauuto alla guerra, iquali ualoroſamente & fedel
mente ha eſſercitato, degno di far molta ſtima dcl ſuo parere, hammi fat-
to fede, che queſto mio trattato ſarà degno d’ogni uno che faccia profeſ-
ſione dell’arte militare. M’ era dimenticato de quei bei auuertimenti
& conſigli Militari, hauuti di quell’Illuſtre Signor Siluio, Conte di
Porcia, & di Brugnara; giouene d’anni, ma ben uecchio di ſenno, & di
prudenza; in lui regna la diligenza mirabile, in cuſtodire le fortezze,
tenere gliſoldati quieti, & pacifichi, in amore, & timore; in dargli
groſſi capi ſoldi, & queſt è per la gran fedeltà in ſeruire gli Illuſtriſſimi
Signori Venitiani, delli qualieſſo nè fidelisſimo Vaſallo. Et appreſſo il
Signor Giouan Battiſta Martinengo gentil’huomo honorato, m’ha non
poco inanimato a publicarlo; di maniera che da tanti, & ſi grandi guer
rieri preſo buon augurio, animo, & forze, mando in luce eſſo mio trat-
tato, niente altro da i benigni lettori aſpettando, che grato animo, &
honeſta laude; ſe in qualche parte hauerò ſodisfatto alla grandezza del
ſogetto, ch’io ho preſo à trattare. Et la doue poiper imbecillità humana
io non ſia arriuato, habbian almeno in grado, nelle alte & magnanime
impreſe, ſi moſtri la buona intentione & uoler mio.
ſuo, non è coſa tanto grande che aſpettar nõ ſi poſſa. D’un medeſimo parer
ſono ſtati gli Illuſtri Signori per ſangue, & per non mai à baſtanza lo-
dati, miei patroni, & benefatori il Signor Conte Girolamo, & il Signor
Conte Albrigo Conti di Lodrone meritiſſimi. Ilſimile han fatto gli Il-
luſtri Signori Conti d’ Arco, il Signor Conte Battiſta, & il Signor Conte
Vinciguerra, Signoriueramente nelle profeſſioni delle arme tra quelli
de noſtri tempi honorati, & grãdi molto. Et più di tutti m’ha eſſortato il
ualoroſo, nobile, & prudentiſſimo Signor Colonnello Vincẽzo Tadei, per
lunga proua di guerra, & di fede, in Italia, & fuori conoſciuto non ſolo
degno di eſſere Colonnello ma di maggior, & piu degno grado di queſto;
l’Illuſtre Signor Conte Curtio Martinengo, Signor degno d’honore, per li
gradi honorati, ch’ha hauuto alla guerra, iquali ualoroſamente & fedel
mente ha eſſercitato, degno di far molta ſtima dcl ſuo parere, hammi fat-
to fede, che queſto mio trattato ſarà degno d’ogni uno che faccia profeſ-
ſione dell’arte militare. M’ era dimenticato de quei bei auuertimenti
& conſigli Militari, hauuti di quell’Illuſtre Signor Siluio, Conte di
Porcia, & di Brugnara; giouene d’anni, ma ben uecchio di ſenno, & di
prudenza; in lui regna la diligenza mirabile, in cuſtodire le fortezze,
tenere gliſoldati quieti, & pacifichi, in amore, & timore; in dargli
groſſi capi ſoldi, & queſt è per la gran fedeltà in ſeruire gli Illuſtriſſimi
Signori Venitiani, delli qualieſſo nè fidelisſimo Vaſallo. Et appreſſo il
Signor Giouan Battiſta Martinengo gentil’huomo honorato, m’ha non
poco inanimato a publicarlo; di maniera che da tanti, & ſi grandi guer
rieri preſo buon augurio, animo, & forze, mando in luce eſſo mio trat-
tato, niente altro da i benigni lettori aſpettando, che grato animo, &
honeſta laude; ſe in qualche parte hauerò ſodisfatto alla grandezza del
ſogetto, ch’io ho preſo à trattare. Et la doue poiper imbecillità humana
io non ſia arriuato, habbian almeno in grado, nelle alte & magnanime
impreſe, ſi moſtri la buona intentione & uoler mio.