Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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10181Coniche. Cap. XXV. Parabola, di cui ſarà foco vn de’fochi della
detta Eliſsi;
veggaſi hora ſe l’arte può diſcer-
nere vn 3783036.
eſimo di 10. braccia, ouero
vn 378303.
eſimo d’vn brac. che chiaramẽte
ſi conoſcerà ſe ſia di biſogno d’vſar così eſqui-
ſita |diligẽza ꝑ preualerſi dello Specchio Elit-
tico, che diuerſo poi anco ſi deue fabricare ꝑ
le diuerſe diſtãze del Sole dal centro della ter-
ra, ouero ſe ſia meglio preualerſi dello Spec-
chio Parabolico, che nõ hà biſogno d’eſſer va-
riato, per la varietà di tali diſtãze, ne anco ſe
il Sole foſſe doue ſon le ſtelle fiſſe, e quelle foſ-
ſero diſtanti da noi tanto, che l’orbe del Sole
foſſe inſenſibile in comparatione delle ſtelle
fiſſe, come ſtimò Ariſtarco, &
i ſuoi ſeguaci;
poiche ſe pur voleſſimo cõcepire per vna cer-
ta analogia vn’altro foco nella Parabola, non
come Parabola, ma come vn’acutiſſima Eliſſi,
quello ſi deue intendere infinitamente diſtã-
te dalla ſua cima, dal quale però ne vẽgonole
linee parallele, e facẽdoſi queſto da vn’immẽ-
ſa diſtãza, qual’è quella del Sole anco nella ſua
maſſima vicinanza al centro della terra, la re-
putiamo in comparatione de’noſtri Specchi,
come diſtanza infinita, e però potiamo

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