Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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53 XLV
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107XCIX rebbeci il Barometro coll’indicarci il pe-
ſo dell’ atmosfera.
La maggior diſſicoltà
conſiſte nelle irregolarità che naſcono
a cagione dei Venti, i quali ſpirando
movono più o meno l’ aria.
Da qual-
che tempo in qua è vero ſi ſa, che i
venti che ſpirano o a ſeconda, o con-
tra il ſuono, accelerano o ritardano il
ſuo corſo;
ma di quanto ſia queſto
cangiamento, neſſuno ancora ha potuto
determinare giuſtamente.
Il Sig. Mariot-
te pretende, che il vento più veloce non
iſcorra che trentadue piedi in un ſecon-
do di tempo.
Se queſto foſſe, ſcorrendo-
ne il ſuono mille e quaranta in circa,
parerebbe che poco diſturbo poteſſe te-
merſi dal vento, e tale, che non foſſe
per avventura poſſibile accorgerſene ſe
non in lunghiſſimi ſpazj.
Ma le oſſerva-
zioni degli altri, e ſpecialmente del Der-
haam, benchè degne anch’ eſſe di

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