Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
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">OSSERVAZIONI
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SOPRA
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GLI ERRORI DEGLI ARCHITETTI.</
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">CAPO PRIMO.</
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preserve
">COL preſente Capitolo ſi porranno ſotto gli occhi i pernicioſiſſimi errori intro-
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dotti dagli Architetti del preſente Secolo, che deformano la bellezza, e la
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lb
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grazia della ſempre lodevole ſtudiata Architettura, che viene grandemente alterata
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da chi ſcherza bizzarramente, comecchè l’Architettura foſſe un’arte ſoggetta alla
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moda: </
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">coſa falſiſſima, poichè ella ha per direttore l’ottimo, e perfetto regolamento
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delle Parti, che la compongono. </
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preserve
">Laonde io Antonio Vicentini Veneziano, non già
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lb
/>
per moleſtare i ſaggi, e periti Architetti da me perpetuamente e ſtimati, e com-
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lb
/>
mendati, ma per dilungar l’abuſo de’licenzioſi, e ſcorretti, che guaſtano il magni-
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lb
/>
fico, e degno di lode, e che fanno ſcapito al buon ordine poſitivo dell’eſſer ſuo an-
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lb
/>
tico, e buono, imprendo la preſente fatica.</
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preserve
">Seguo pertanto in ciò le tracce di Teofilo Galaccini inveſtigatore diligentiſſimo
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lb
/>
degli errori dell’ Architettura, che correvano al tempo ſuo, avendone egli nel ſuo
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lb
/>
Manoſcritto molto a lungo trattato in ogni guiſa, e di più ſtimolando i poſteri,
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lb
/>
rinvenendone de’ nuovi, ad unirgli a queſti ſuoi, affinchè veggiano gli ſtudioſi la
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lb
/>
ſomma importanza d’eſſer pienamente informati di tutto quello, che ſconcia la no-
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lb
/>
biltà d’una tal Arte, eſſendo ſempre vero, che i buoni Architetti, i quali regolata-
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lb
/>
mente ſi ſono ſerviti dei cinque Ordini dell’Architettura nelle loro fabbriche, hanno
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lb
/>
conſervato perpetuamente il buon ſiſtema delle parti medeſime, nè mai hanno ab-
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bandonato con irregolarità il retto lor fine. </
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preserve
">Su queſte tracce, io ripeto, conviene
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lb
/>
anche a me il farmi ora ad oſſervare certi diſdicevoli ripieghi, così detti da chi
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/>
volle ſoſtenere il ſuo bizzarro intendere, facendo fare comparſa Scenica a quelle coſe,
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lb
/>
che in tutto e per tutto debbon conſervare la naturale ſolidità, parte principale dell’
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Architettura. </
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">Si ſono ai dì noſtri inoltrati a ſegno gli errori, che ſi può dire, eſſer
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lb
/>
rinato l’uſo della barbara, e ſconcia Architettura, collo ſcherzare, cioè, e muover le
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lb
/>
cornici, i fronteſpizj, e gli archi ſteſſi irregolarmente, e fuor del dovere, facendo-
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lb
/>
gli poſare ſul falſo, e fuori del piombo, tagliati, e ſciolti dall’unione, e legamento
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lb
/>
delle parti medeſime, che armonicamente debbonſi tenere unite, e conſonanti per la
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buona lor nobiltà, altra Parte importantiſſima alla ſteſſa Architettura: </
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">a tal fine io
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/>
ne eſporrò gli eſempj rilevati dalle medeſime fabbriche in tu@te le maniere; </
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preserve
">lo che
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ſervirà per maggior teſtimonianza di quanto aſſeriſco; </
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preserve
">e queſti de’Templi e d’altro,
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lb
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che poſſa approvare la ragione, ed il buon modo di maneggiare l’Architettura, e
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non confondere, o alterare gli Ordini ſteſſi, in guiſa che non ſi rilevi, qual ſia il
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lb
/>
ſuperiore, o l’inferiore, accavalcandogli l’uno ſopra l’altro, ſiccome ho in varj luo-
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lb
/>
ghi oſſervato, come altresì ſoglie di porte, e di fineſtre peſanti, ed eziandio certe
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lb
/>
cime d’Altari piene di ſtravagante bizzarria, fuori del buon guſto, che ſono piut-
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/>
toſto chimere, che Architettura: </
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preserve
">e per meglio eſprimere il mio penſiero, e l’incoe-
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renza di così fatti abuſi, e diſordini, ad onta degli ottimi inſegnamenti laſciatici
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lb
/>
dai noſtri Maggiori, ſembrami acconciſſima la comparazione del corpo umano, che
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lb
/>
nel ſuo compleſſo d’oſlature, e di muſcoli, parti al ſuo ſoſtentamento, e leggiadria
<
lb
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neceſſarie; </
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">ſe queſte ſieno diſordinate o per iſtirature di braccia, o di gambe, o per
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isforzi di vita, viene a perdere eſſo corpo tutta la ſua forza, e vigor naturale: </
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preserve
">nel-
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lb
/>
la guiſa ſteſſa l’Architettura, allorchè fia slegata, o sforzata più del dovere nelle
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lb
/>
ſue parti, ſia nelle cornici, ſcherzando fuor di propoſito, ſia nei fronteſpizj tagliati
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lb
/>
ſgarbatamente, eccedendo ſoverchio in altezza, o formandogli gonfi, ſtravolti, in-
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lb
/>
cartocciati, e fuori del vivo. </
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">Stiracchiature ſon queſte, che diſordinano il naturale
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loro eſſere, ed il fine, per cui ſono ſtati dalla ſteſſa Architettura introdotti, e ten-
<
lb
/>
dono a deformare il ſodo, e la gentilezza, con cui debon eſſer uſati. </
s
>
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preserve
">Dai quì eſpo-
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lb
/>
ſti eſempj ſi rileverà maggiormente il da me detto, e ſi comprenderà, quanto im-
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lb
/>
porti, che ſi eſcluda vizio tanto pernicioſo ad Arte così nobile, e così perfetta.</
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