11187LIBRO I.
e l’ inerzia de globi ſteſſi, che le conſervi.
Et
anche ſono gli effetti proporzionali alle cauſe lo-
ro, eſſendo da quattro elaſtri prodotta nel globo
N una velocità quadrupla di quella, che è pro-
dotta nel globo C da un’ elaſtro ſolo. Qual’ i-
poteſi può eſſer più comoda? Ne v’ è biſogno d’
alcuna forza viva, ne di quella, che ſegue la
velocità, ne di quella, che la previene; la qual
forza non dico che ſia aſſurda, che io non sò la
natura di eſſa; ma l’ ho per inutile, e, fe voglia-
mo ſeguire quella ſemplicità, che rifiuta tutte le
coſe ſuperflue, da non ammetterſi; et è certa-
mente una tal ſemplicità da feguirſi, quantun-
que i filoſofi ſe l’ abbian, cred’ io, introdotta più
toſto per comodo loro, che per onore della na-
tura. Appena dette queſte parole, la Signora.
Principeſſa m’ interrogò dicendo: vi ſarà egli
poi conceduto da tutti, che nell’ aprirſi della ſe-
rie EN ſi aprano ad un tempo tutti gli elaſtri,
che la compongono, e però tutti urtino il glo-
bo N? perchè parmi di avere udito dire da alcu-
ni, che prima ſi apra il primo elaſtro LMN, e
poi gli altri di mano in mano. Signora, riſpoſi,
il Padre Riccati, del cui libro già ſiete voglioſa,
e con ragione, il mi concede; e credo, che lo
ſteſſo faranno tutti toltone aſſai pochi; ma per
non ſervirmi dell’ autorità ſola, voglio, che av-
vertiate, che ogni elaſtro nell’ aprirſi perde ſem-
pre della ſua forza: poichè dunque, eſſendo la
ſerie EN chiuſa et immobile, tutti gli elaſtri
anche ſono gli effetti proporzionali alle cauſe lo-
ro, eſſendo da quattro elaſtri prodotta nel globo
N una velocità quadrupla di quella, che è pro-
dotta nel globo C da un’ elaſtro ſolo. Qual’ i-
poteſi può eſſer più comoda? Ne v’ è biſogno d’
alcuna forza viva, ne di quella, che ſegue la
velocità, ne di quella, che la previene; la qual
forza non dico che ſia aſſurda, che io non sò la
natura di eſſa; ma l’ ho per inutile, e, fe voglia-
mo ſeguire quella ſemplicità, che rifiuta tutte le
coſe ſuperflue, da non ammetterſi; et è certa-
mente una tal ſemplicità da feguirſi, quantun-
que i filoſofi ſe l’ abbian, cred’ io, introdotta più
toſto per comodo loro, che per onore della na-
tura. Appena dette queſte parole, la Signora.
Principeſſa m’ interrogò dicendo: vi ſarà egli
poi conceduto da tutti, che nell’ aprirſi della ſe-
rie EN ſi aprano ad un tempo tutti gli elaſtri,
che la compongono, e però tutti urtino il glo-
bo N? perchè parmi di avere udito dire da alcu-
ni, che prima ſi apra il primo elaſtro LMN, e
poi gli altri di mano in mano. Signora, riſpoſi,
il Padre Riccati, del cui libro già ſiete voglioſa,
e con ragione, il mi concede; e credo, che lo
ſteſſo faranno tutti toltone aſſai pochi; ma per
non ſervirmi dell’ autorità ſola, voglio, che av-
vertiate, che ogni elaſtro nell’ aprirſi perde ſem-
pre della ſua forza: poichè dunque, eſſendo la
ſerie EN chiuſa et immobile, tutti gli elaſtri