112CAPITOLO
re, &
ignorantia dello vniuerſale, hauendo in ſe tanta mae-
ſtà, & grauità, che le ſue parole, & commandamenti ſiano da
tutti riueriti, & approuati per buoni. Ma queſto non potrà
hauere ſe non ſarà huomo d’iſperienza, & che altre uolte,
nelle ſue attioni habbia dato honorato cõto di ſe; & di più,
che ſi moſtri il primo in tutti, ſpecialm@nte ne maggiori pe-
ricoli; & ancora ſappia con le parole inanimare gli altri;
perche ſe in quei gran trauagli, & pericoli il capo non farà
queſto, facilmente nell’vniuerſale potrebbe entrare qual-
che timore, che poſcia con fatica ſi potrebbe rimouere. Bi-
ſogna adunque che ſia di tal natura, che ſi laſci parlare, & che
oda volontieri i ricordi, che gli ueniſſero datti da ſoldati,
benche priuati; perche molte volte ancora, da coſtoro ſi
intendono coſe molto vtili; & bene ſpeſſo s’è ueduto in vn
baſſo huomo, eſſer naſcoſto ottimi auuertimenti; non dico
già, che ſempre ſi debba ſeguire quanto da queſti tali ricor-
dato ne venga, ma ben valerſi di quello che to@na à bene-
ficio, & laſciar quello che è fuori di propoſito. Biſogna an-
cora con d@ſtrezza farſi vbidire coſi da ſoldati, come da ter-
razani: perche la vbidienza è delle principali coſe che ſi cõ-
uengono alla militia; & come che ſenza queſta ogni attio-
ne riuſcirebbe vana. Ma eſſendo che la natura della molti-
tudine delle genti è in ſe molto diuerſa, ſtimo che ſempre
che la dolcezza, & manſuetudine nõ ſia à propoſito, & maſ-
ſime ne’ſoldati, coſi come ne anco ſempre il terrore vi biſo
gni. Onde ſarà bene, anzi neceſſario meſcolare la ſeuerità
con l’amore, & cangiarſi di natura ſecondo gli accidenti, &
la conditione della fortuna, in che l’huomo ſi ritroua. Ne
meno uoglio reſtare di auiſar quel capo, che ſi ritrouerà in
queſto luogo, che debba ſopra ogni altra coſa prohibire ſot-
to ſeuerisſime pene, che non ſia lecito ad alcuno di tener ra-
gionamenti con altrui, ne etiandio fra loro medeſimi di cõ-
poſitione co’l nemico; Et debba con ogni diligentia ſpen-
gere queſta openione, quando ella naſceſſe per l’vniuerſa-
ſtà, & grauità, che le ſue parole, & commandamenti ſiano da
tutti riueriti, & approuati per buoni. Ma queſto non potrà
hauere ſe non ſarà huomo d’iſperienza, & che altre uolte,
nelle ſue attioni habbia dato honorato cõto di ſe; & di più,
che ſi moſtri il primo in tutti, ſpecialm@nte ne maggiori pe-
ricoli; & ancora ſappia con le parole inanimare gli altri;
perche ſe in quei gran trauagli, & pericoli il capo non farà
queſto, facilmente nell’vniuerſale potrebbe entrare qual-
che timore, che poſcia con fatica ſi potrebbe rimouere. Bi-
ſogna adunque che ſia di tal natura, che ſi laſci parlare, & che
oda volontieri i ricordi, che gli ueniſſero datti da ſoldati,
benche priuati; perche molte volte ancora, da coſtoro ſi
intendono coſe molto vtili; & bene ſpeſſo s’è ueduto in vn
baſſo huomo, eſſer naſcoſto ottimi auuertimenti; non dico
già, che ſempre ſi debba ſeguire quanto da queſti tali ricor-
dato ne venga, ma ben valerſi di quello che to@na à bene-
ficio, & laſciar quello che è fuori di propoſito. Biſogna an-
cora con d@ſtrezza farſi vbidire coſi da ſoldati, come da ter-
razani: perche la vbidienza è delle principali coſe che ſi cõ-
uengono alla militia; & come che ſenza queſta ogni attio-
ne riuſcirebbe vana. Ma eſſendo che la natura della molti-
tudine delle genti è in ſe molto diuerſa, ſtimo che ſempre
che la dolcezza, & manſuetudine nõ ſia à propoſito, & maſ-
ſime ne’ſoldati, coſi come ne anco ſempre il terrore vi biſo
gni. Onde ſarà bene, anzi neceſſario meſcolare la ſeuerità
con l’amore, & cangiarſi di natura ſecondo gli accidenti, &
la conditione della fortuna, in che l’huomo ſi ritroua. Ne
meno uoglio reſtare di auiſar quel capo, che ſi ritrouerà in
queſto luogo, che debba ſopra ogni altra coſa prohibire ſot-
to ſeuerisſime pene, che non ſia lecito ad alcuno di tener ra-
gionamenti con altrui, ne etiandio fra loro medeſimi di cõ-
poſitione co’l nemico; Et debba con ogni diligentia ſpen-
gere queſta openione, quando ella naſceſſe per l’vniuerſa-