Alberti, Leon Battista, L' architettura
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114110DELLA ARCHITETTVRA cia, & mezo, & poi da l'uno a l'altro tirinuiſi archi in uolta; Eti Vani, che quiui
come
zane rimangono, ſi riempino di Strame, &
di Terra, pillata con ſtagioni.
Et di quì ti auuerrà, che la forza de le Macchine, & gli impetuoſi colpi, ſaranno
da
la tenerezza del Terreno ingannati, &
le Mura da la continouatione de la
batteria
, non ſi debiliteranno, ſe non quà, &
ſparſamente; & quelle buche, che
115 ui ſi faranno, ſi potranno riſerrare in un ſubito.
In Sicilia giouerà grandemen-
te
la abbondantia de le pomici;
a far quel che noi cerchiamo in queſto luogo.
In altri luoghi in cambio di Pomice, & di Terra non ſenza commodità ſi ſerui-
ranno
di Tufi.
Nèin fatto lauoro ricuſeremo il Geſſo. Finalmente ſe di
queſte
coſe, alcuna ne ſarà per auuentura, che ſia poſta a rincontro de li humili
2210 uenti auſtrali, o de Vapori notturni;
ueſtaſi, & cuopraſi d'una ſcorza di Pietra;
Et inanzi ad ogni altra coſa, ti giouerà grandemente, ſe tu farai che la ripa de foſ
ſi
di fuori, ſtia a pendio;
& che l'argine del foſſo ſia alquanto piu alto che il reſto
del
Terreno:
Percioche i colpi de li Inimici non toccheranno le Mura; ma paſ-
ſeranno
di ſopra.
Et alcuni ci ſono che credono che quel Muro ſia piu che gli
3315 altri gagliardo, contro le batterie;
le linee delquale s'aſſomiglino a denti de le
Seghe
.
Lodo in Roma quelle Mura, che hanno nel mezzo de l'altezza loro
uno
andito con certe Bucoline in luoghi commode, donde gli arcieri poſsino
offendere
aſcoſamente il traſcurato, &
ſcorrente Inimico. Et quelle Torrian
cora
, che ad ogni trentaſette braccia, &
mezo ſi congiungono alla muraglia,
4420 quaſi come barbacani, riſaltando tonde a lo in fuora, &
auanzando con l'altezza
loro
;
l'altra muraglia, accioche chi fra loro ſi uoleſſe accoſtare a la muraglia, eſpõ
ga
alle Saette il ſianco diſarmato:
& ui rimanga morto. Percioche in queſta
guiſa
le mura da il fiancheggiare de le Torri, &
l'una Torre da l'altra ſaranno di-
feſe
.
Da quella bãda che le Torri, ſguardano uerſo la Terra, fa che le ſieno ſen-
5525 za mura, &
aperte, accioche ſe per auentura, i nimici u'entraſſero dentro, non ui
ſtieno
ſicuri.
Le cornici a le Torri, & a le mura oltre a che le arrecano ornamẽ
to
, &
ſtabilitàcon la loro legatura, proibiſcono ancora il ſalire, da le poſteui ſca-
le
.
Sono alcuni che per lemura, & uicino maſsimo a le Torri, uogliono che ui
ſi
laſci precipitij interpoſti;
& gli fortificano con ponti di legno, che in un ſubito
6630 ſi poſſono &
alzare, & abbaſſare ſecondo il biſogno, & ſono utili, & buoni. Gli
Antichi
uſarono da ciaſcun lato de le Porte, piantarui due gran Torri gagliardiſ
ſime
per tutto, lequali come due braccia, facendo fauore al ſeno, &
a l'apertura
de
l'entrata, la deſendeuano.
Ne le Torri non debbono eſſere alcune ſtanze
in
uolta, ma Impalcature d'aſſe, accioche ad un biſogno, ſien piu facili a leuarſi, o
7735 o ad abbruciarſi.
Eti detti tauolati de le Torri non uogliono che ſieno con-
fitti
con chiodi altrimenti, accioche uincendo il nimico, piu facilmente ſi poſsi-
no
disfare.
Coperture & ſtanzini, non ui manchino, con lequali coſe le ſenti-
nelle
poſsino da le brinate del uerno, &
da ſimili ingiurie de Tempi difenderſi.
Ne le merlature, che ſportano in fuora, ſianoui piombatoi, daquali ſi poſsino a-
8840 uentare a nimici, &
pietre, & fuochi, & acqua ancora, ſe per auentura haueſsino
attaccato
fuoco a la Porta;
& dicono che le porte coperte di cuoio, & di ferro, ſi
difendono
dal fuoco, &
di loro ſia detto a baſtanza.

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