Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
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11
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0119
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119
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DEGLI ARCHITETTI.
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lauſtrata aſſorbita dall’ altezza di quelle ſtatue, che ad eſſa ſon ſoprappoſte, rappre-
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lb
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ſentanti i XII. </
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">Apoſtoli, ed il Redentore nel mezzo. </
s
>
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preserve
">Continua lo ſteſſo Autore a
<
lb
/>
ſcuoprir ſempre nuovi errori commeſſi nella ſuddetta facciata, non ſolamente per ciò,
<
lb
/>
che ſi è diviſato, ma eziandio per la giunta del Tempio fatta fare da Paolo V.</
s
>
<
s
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echoid-s2672
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preserve
">, la
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lb
/>
quale non corriſponde alla linea diametrale, ma forma angolo ottuſo entro il Tem-
<
lb
/>
pio medeſimo, e non linea retta, com’eſſer dovrebbe. </
s
>
<
s
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echoid-s2673
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">Così leggiamo nell’accennato
<
lb
/>
Libro da carte 203. </
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<
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">fino alle 261. </
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<
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echoid-s2675
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">ove termina coll’aggiunta dei campanili.</
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p
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echoid-s2677
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preserve
">Si rileva da ciò, che ſi è detto finora evidentemente, eſſer queſta riuſcita una fab-
<
lb
/>
brica diſordinata a motivo dei diverſi Architetti, che la compoſero: </
s
>
<
s
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echoid-s2678
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preserve
">e veramente dà
<
lb
/>
nell’occhio in primo luogo la ſua piantazione così meſchina in proporzione della gran
<
lb
/>
mole: </
s
>
<
s
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echoid-s2679
"
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preserve
">ed in fatti oſſervate i grandi pilaſtri Corintj piantati ſul pavimento, ſenza al-
<
lb
/>
cuno innalzamento, come richiedeva il decoro, e la grandioſità, che ſi faceſſe: </
s
>
<
s
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echoid-s2680
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preserve
">poi-
<
lb
/>
chè lo ſteſſo ſarebbe, che un Perſonaggio foſſe riccamente veſtito, ed aveſſe i piè ſcal-
<
lb
/>
zi, e nudi, e ſenza ſcarpe. </
s
>
<
s
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echoid-s2681
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preserve
">Oſſervaſi inoltre con ſorpreſa la diſuguaglianza degl’ in-
<
lb
/>
tercolunnj, parte ſtretti, e parte larghi, ſicchè le nicchie incaſtratevi, alcune rieſcon
<
lb
/>
comode, altre grette ed anguſte, e queſto a motivo della ſcorrezione dei medeſimi
<
lb
/>
intercolunnj; </
s
>
<
s
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preserve
">quindi il diſordinato modo di piantare i pilaſtri ſepolti nello ſporto del-
<
lb
/>
le cornici delle impoſte degli archi delle Cappelle, che riſaltano in fuori di eſſi con
<
lb
/>
taglio ſpiacevole, e ſconcia figura, fuori dell’eſſer ſuo naturale, il quale conſiſte nell’
<
lb
/>
eſſere al dritto del vivo de’proprj pilaſtri, e non più. </
s
>
<
s
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echoid-s2683
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preserve
">Non sò, come poſſa ſoſſrirſi
<
lb
/>
un tal diſetto, ſenza fare le dovute rifleſſioni pel retto ſiſtema delle proporzioni, che
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lb
/>
dee ſempre avere in mira un vero Architetto. </
s
>
<
s
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preserve
">Certamente in queſt’ opera fu quel
<
lb
/>
tale diſuguale e ſcorretto; </
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>
<
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preserve
">poichè chi può mai immaginarſi, che tali cornici così ta-
<
lb
/>
gliate poſſan tener l’uguaglianza non ſolo della legatura, ma nemmeno quel comun
<
lb
/>
ſenſo, che è proprio della ſteſſa Architettura?</
s
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p
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preserve
">Coſa degna di maggior oſſervazione altresì mi rieſce il vedere nel foglio diſegna-
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lb
/>
to, e intagliato dal Piraneſi dell’interno di detta Chieſa, eſt
<
unsure
/>
ere il cornicione, che
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lb
/>
gira tutt’ intorno al gran Tempio, piantato ſopra i pilaſtri, mancante della propria
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lb
/>
gola dritta, che in ogni tempo è ſtata praticata per cima, e gentilezza d’ eſſa cor-
<
lb
/>
nice, e che ſoltanto ſi laſcia, allorchè ſi leva fronteſpizio, o rimenato, e in tal caſo
<
lb
/>
il ſolo gocciolatojo cammina, e non in altro modo; </
s
>
<
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preserve
">nè io per quanto cercaſſi ebbi
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lb
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in alcun Tempio mai a vederne di ſomiglianti; </
s
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preserve
">ma trovai bensì nel quarto Libro
<
lb
/>
delle Antichità del Palladio a carte 14. </
s
>
<
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preserve
">il Tempio della Pace, in cui rilevai la cor-
<
lb
/>
nice ſenza gocciolatojo, ma con la gola dritta appoggiare ſopra i modiglioni; </
s
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<
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preserve
">e que-
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ſto pure eſſendo come il primo un mancamento dell’Architetto, che non oſſervò a
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lb
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dovere la buona Architettura.</
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p
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">Inoltre dee rifletterſi, come in un Tempio così magnifico, il quale pel computo
<
lb
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fattone dal Cavalier Fontana, può in tutto, e per tutto pareggiarſi al Tempio di
<
lb
/>
Salomone, ſi poſſano rilevare tanti errori sì patenti, ſembrando che per la ſua gran
<
lb
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fama eſſer doveſſe il tipo d’ogni perſezione: </
s
>
<
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">ma eppure ſegue tutto all’ oppoſto, e
<
lb
/>
ciò a motivo della diver@ità degli Architetti, che in varj tempi ne ebbero la ſoprin-
<
lb
/>
tendenza. </
s
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">Diſgrazia ella ſi è queſta, per cui le fabbriche di maggior momento ven-
<
lb
/>
gon guaſtate dall’ opinione varia degli uomini, poichè cadaun d’eſſi penſa di diſtin-
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lb
/>
guerſi colla bizzarria delle proprie idee. </
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preserve
">Così avvenne al Tempio Vaticano tanto fa-
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lb
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moſo, che dal non eſſer del medeſimo ſtata formata di pianta un’idea ſtabile nell’eſ-
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lb
/>
ſer più uniſorme, poſitivo, e vero, nacquero tante diverſità di pareri, quanti gli
<
lb
/>
Architetti furono, che lo compoſero.</
s
>
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">E di vero troppo vi vorrebbe a porre in veduta tutti i difetti, che oſcurano la
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lb
/>
nobiltà di tal Tempio. </
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preserve
">Un ſolo eſempio mi ſi potrebbe addurre per iſcuſare le cor-
<
lb
/>
nici tagliate, ed i pilaſtri incaſſati entro le medeſime, dicendo, eſſer così anche i
<
lb
/>
pilaſtri, e le impoſte degli archi nell’ Anfiteatro di Pola: </
s
>
<
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echoid-s2700
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preserve
">ma ciò e che rileva? </
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echoid-s2701
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preserve
">quan-
<
lb
/>
do anche quello è male ideato, nè mai potrà darſi per modello di perſetta Archi-
<
lb
/>
tettura, eſſendo certamente una gran fabbrica, che dee perciò ammirarſi, ma non
<
lb
/>
imitarſi.</
s
>
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echoid-s2702
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p
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preserve
">Niente meno oſſervabili ſono i paſſaggj di Cappella in Cappella, poichè hanno
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lb
/>
gli archi non perſetti, ma compoſti da ſoli rimenati, che formano ſgarbatamente
<
lb
/>
l’arcata, o mezz’ arcata, la quale è falſa, e ne produce la ſconcia figura, che rap-
<
lb
/>
preſentano, appoggiando ſulle cornici, con quei tronchi Zoccolati, che guaſtano, e
<
lb
/>
non adornano: </
s
>
<
s
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echoid-s2704
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preserve
">e ſe ſon poſti per corriſpondenza delle colonne, dico, che tal rime-
<
lb
/>
nato non conviene, per la comparſa indecente, e tronca, che nulla preſenta di mae-
<
lb
/>
ſtoſo, e grande, ma ſola immaginazione ſognata. </
s
>
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echoid-s2705
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preserve
">Oh quanto miglior comparſa </
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</
echo
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