Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

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12viij vita; E nelle Poeſie compoſe, oltre a molti Sonetti,
Capitoli, o Canzoni nella Toſcana lingua, e nella Latina
Epigrammi, Elegie, e Poemi, le Commedie, intitolate La
Modana Geroglifica, e la Modana Celeſte, e ſpiegò moral-
mente i cento Proverbj.
Conversò continuamente co’ più celebri Letterati dell’
età ſua;
poichè ſempre l’accolſero, l’aſcoltarono con di-
ſtinta dimoſtrazione di ſtima, e d’affetto, Celſo Cittadi-
ni, Alcibiade Lucacini, Belliſario Bulgonini, il gran Filoſo-
fo Franceſco Piccolomini, Diomede Borgbeſi, Scipione, Girola-
mo, e Celſo Bargagli, Giugurta Tommaſi, ed altri non po-
chi paeſani, e Foreſtieri, tutti uomini chiari, e rino-
mati appreſſo la Repubblica intiera delle Lettere, per l’
opere loro colle ſtampe pubblicate.
Accompagnava il Gallaccini le occupazioni Letterarie
colle più ſingolari eroiche virtù Criſtiane, poichè non ci era
Compagnia Laicale di più ſtretta oſſervanza, che egli
non frequentaſſe:
converſava bene ſpeſſo co’Regolari di
maggior perfezione, frequentava i Sacramenti, e i Sa-
cri Oratorj;
umile nel portamento, abbietto ne’ veſti-
menti, alieno dalle Pompe mondane, e tutto intento
nell’ amminiſtrazione della Gioventù, e nell’ educazione
de’ proprj Figliuoli.
Se era talmente dilatata la fama, eil grido delle vir-
tù morali di Teoſilo, molto più creſceva il nome delle
ſtudioſe materie, che poſſedeva, e particolarmente delle
matematiche;
per lo che vacando nell’ anno 1621. per
la morte del celebre Guglielmo Gangioli, nell’Univerſità
Saneſe la Cattedra di quella ſcienza, dal Sereniſſimo
Gran Duca Coſimo II.
con onorato ſtipendio venne pro-
moſſo a quella Lettura il Gallaccini, il quale di poi leſſe, ed
inſegnò per tutto quel tempo, che ſopravviſſe;
ſe non che,
due anni dopo, nell’ anno 1623.
gli fu ingiunto il peſo d’
inſegnare ancora la Logica, e la Filoſofia;
e così iſtruen-
do nell’una, e nell’altra ſcienza la numeroſa Scolareſ-
ca, tanto Oltramontana, che Italiana, e Paeſana, che
correva affollata ad aſcoltarlo, ne ritraſſero da un

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