Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

Page concordance

< >
Scan Original
71 47
72 48
73 49
74 50
75 51
76 52
77 53
78 54
79 55
80 56
81 57
82 58
83 59
84 60
85 61
86 62
87 63
88 64
89 65
90 66
91 67
92 68
93 69
94 70
95 71
96 72
97 73
98 74
99 75
100 76
< >
page |< < (101) of 343 > >|
125101LIBRO I. de, che egli ancora volle ſeguire la ſemplicità,
come i moderni;
benchè ſe ne vantaſse meno. Si-
gnora, riſpoſi, io non ho detto, che non ſia da de-
ſiderarſi la ſemplicità ne’ ſiſtemi;
la quale quando
altro non aveſse, che l’ eſser comoda, e dar me-
no fatica a quei, che ſtudiano, pur ſarebbe per
queſto ſolo da commendarſi;
ma ella trae ſeco
anche una non ſo quale probabilità;
e ſe i fi-
loſofi fondando le loro opinioni ſu la ſempli-
cità della natura, le proponeſsero poi mode-
ſtamente, e ſi contentaſsero, che altri le
riceveſse con qualche timore, e ſolamente
come probabili, io non ripugnerei loro;
ma
ſpacciandole eſſi il più delle volte quaſi come
evidenti, ne potendo ſofferire, che pur ſe n’ ab-
bia un minimo dubio, mi accendono in ira.
Vedete
dunque, che io non levo via i lor ſiſtemi, levo via
la loro arroganza.
Troppo avrete a fare, diſſe qui
il Signor D.
Niccola, ſe vorrete levare a i filoſofi
l’ arroganza;
pure ora trattandoſi della ſemplici
tà, parmi che voi vi affanniate contra ragione.
E
che direſte voi, ſe uno vi formaſſe un Dio, il
qual creando l’ univerſo, creaſſe in eſſo molte
coſe non neceſſarie;
molte ancora inutili affatto
e ſuperflue?
Non vi parrebbe egli queſto un Dio
poco accorto?
Et al contrario, ſe vi formaſſe un
Dio, che ſtudiaſſe ſempre le vie più facili, e più
brevi;
e quelle attentamente ſeguiſſe; ne mai per-
veniſſe ad un fine, fe non adoprandovi i meno
mezzi, che adoprar ſi poteſſero;
non vi par’

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index