128104DELLA FORZA DE’ CORPI
eſsere aſtretto ad aſsumere più toſto i pochi, che
i molti; perciocchè potrebbono queſti molti eſser
voluti, e per quel fine, a cui traggono, et an-
che per loro ſteſſi. E così potrebbe Dio tra le in-
finite coſe poſſibili, che egli ſta contemplando in
ſe medeſimo fino ab eterno, aver veduto un cer-
to effetto prodotto da mille cagioni inſieme, e lo
ſteſſo effetto prodotto da due ſole, et averlo vo-
luto più toſto prodotto dalle mille, che dalle due;
perciocchè non ſolo l’ effetto, ma potrebbono eſ-
ſergli piaciute ancor le cagioni. Potea forſe la
terra eſſere illuminata d’ una maniera più ſempli-
ce; ma Dio ha creato un ſole, che è tanto più
grande di lei, il qual rivolgendoſi con una ma-
raviglioſa celerità per gli ſpazj immenſi del Cielo
verſi in lei del continvo una impercettibil copia
di luce. E perchè? perchè egli forſe ha voluto
non già una terra illuminata, ma una terra illu-
minata, et un ſol, che la illumini. Senza che vuo-
le Iddio co’ medeſimi mezzi ſervir ſpeſſe volte a
moltiſſimi fini; e noi, conoſcendone un ſolo, giu-
dichiamo quei mezzi eſſere ſovrabbondanti; e ſon
veramente, ſe a quel fine ſolo, che conoſciamo,
ſi riferiſcano. Ma nol ſarebbono, ſe gli riferiſ-
ſimo a tutti; come fa Iddio, il qual, provedendo
ad un fine, vuol provedere. anche agli altri, e
creando l’ albero non penſa ſolo all’ albero, ma
anche agli uccelli, che hanno da porvi il nido,
e al paſſeggiero, che dee ſederviſi all’ ombra.
Voi avete fatto, diſſe quivi il Signor D.
i molti; perciocchè potrebbono queſti molti eſser
voluti, e per quel fine, a cui traggono, et an-
che per loro ſteſſi. E così potrebbe Dio tra le in-
finite coſe poſſibili, che egli ſta contemplando in
ſe medeſimo fino ab eterno, aver veduto un cer-
to effetto prodotto da mille cagioni inſieme, e lo
ſteſſo effetto prodotto da due ſole, et averlo vo-
luto più toſto prodotto dalle mille, che dalle due;
perciocchè non ſolo l’ effetto, ma potrebbono eſ-
ſergli piaciute ancor le cagioni. Potea forſe la
terra eſſere illuminata d’ una maniera più ſempli-
ce; ma Dio ha creato un ſole, che è tanto più
grande di lei, il qual rivolgendoſi con una ma-
raviglioſa celerità per gli ſpazj immenſi del Cielo
verſi in lei del continvo una impercettibil copia
di luce. E perchè? perchè egli forſe ha voluto
non già una terra illuminata, ma una terra illu-
minata, et un ſol, che la illumini. Senza che vuo-
le Iddio co’ medeſimi mezzi ſervir ſpeſſe volte a
moltiſſimi fini; e noi, conoſcendone un ſolo, giu-
dichiamo quei mezzi eſſere ſovrabbondanti; e ſon
veramente, ſe a quel fine ſolo, che conoſciamo,
ſi riferiſcano. Ma nol ſarebbono, ſe gli riferiſ-
ſimo a tutti; come fa Iddio, il qual, provedendo
ad un fine, vuol provedere. anche agli altri, e
creando l’ albero non penſa ſolo all’ albero, ma
anche agli uccelli, che hanno da porvi il nido,
e al paſſeggiero, che dee ſederviſi all’ ombra.
Voi avete fatto, diſſe quivi il Signor D.