Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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9 I
10 II
11 III
12 IV
13 V
14 VI
15 VII
16 VIII
17 IX
18 X
19 XI
20 XII
21 XIII
22 XIV
23 XV
24 XVI
25 XVII
26 XVIII
27 XIX
28 XX
29 XXI
30 XXII
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13V che ſia ſenza offenderla dubitare, inco-
mincierò
ſenz’ altro a parlare delle noſtre
Caraffe
, e le dirò prima, che da alcu-
ne
parole le quali leggonſi nel fine del
Trattato
_delle Affezioni de’Corpi_ del Signor
di
Hamel, celebre riſtoratore della Fiſi-
ca
, da quei Dottori _Acuti, Irrefragabili,_
_Riſſoluti
, Sottili,_ ed altri che per riſpetto
non
nomino, colla autorità d’Ariſtote-
le
il più delle volte ſtorpiato e non
inteſo
, rovinata intieramente e diſtrut-
ta
;
da alcune parole ſue dico ſcorgeſi,
che
egli ſapea qualche coſa, o di que-
ſto
, o di conſimil fenomeno.
Eccole
quello
ch’ei diceQuod autem contex-
tus
partium, figura, &
tenſio praeci-
puae
fint hujus phaenomeni cauſſae,
hinc
etiam licet conijcere, quod Pilae
conflatae
ex vitro candido (quod viridi
fragilius
eſt &
poris magis pervium,
nec
ex fornace extractum in arca

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