Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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130110Delle Settioni perſpicillis intelligi debere, quia de induſtria
occultauit ſententiam.
Doue ſoggiunge poi la
combinatione della lente caua, e conueſſa per fare tal’
effetto, credendo queſto conuenire alle lenti più toſto,
che alli Specchi;
ma noi ſappiamo di già per dimoſtra-
tione, che lo deuono fare i Specchi Parabolici, che
quanto alle lenti ci è per anco naſcosto qual figura
debbano hauere per vnire in vn punto, ò d ſunir da
quello;
non dubito però, che ſe il Keplero, come d’in-
gegno perſpicace, haueſſe fatto rifleſſione alle proprie.
tà de’Specchi Parabolici, nõ haueſſe creduto it mede-
ſimo de’Specchi, ch’egli mostrò di creder delle lenti.
Non tacerò anco, che ſe in vece di Specchietti Pa-
rabolici gli adopraremo @perbolici, talmente fabrica-
ti, che habbino il foco esteriore tanto lontano, quan-
ta ſarà la maggior distanza, nella quale vorremo ab-
bruciare, che me deſimamente douremo hauer l’intẽ-
to noſtro, e ciò forſi ſarà d’aiuto all’Operario, men-
tre egli non vien riſtretto alla forma Parabolica, ma
ſe gli allarga il campo dalla moltiplicità dell’Iperbo-
lette, che in vece di Cilindretti vibraranno Con@ lu-
minoſi, che potranno hauer le baſi non più larghe di
quelle, c’haurebbono detti Cilindretti.
La groſſezza
poi del metallo, del quale ſi formarãno gli Specchiet-
ti, ò del chriſtallo, del quale ſaranno fabricate le

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