Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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133113Coniche. Cap. XXXI. cino dilume. Il medeſimo ſi può credere del-
la Linea Vſtoria del Porta, la qual dice vſcir
dal cẽtro dello Specchio, eſſer di qualſiuoglia
lunghezza, &
abbruciare da che parte ſi vo-
glia tutto ciò, che incontra, il che molto ſi ac-
corda cõ il già detto Cilindretto Vſtorio;
anzi
ſe bene eſſo Porta, traſponẽdo le parole, ci hà
naſcoſto il loro ſenſo, ſi raccoglie però à pez-
zo à pezzo, ch’egli parla d’vn’artificio, che
conſta d’vna coſa grande, e piccola, cioè di
Specchi Parabolici, ò Sferici, poiche dice:
Sed
exeuntem radium ex Speculi ſuperficie Parabolica,
&
c. e poi; Nec refert Parabola ſit, aut Sphærica.
e più à baſſo; Fenestra perforetur obliquè, vt re-
cipiat Speculum Parabolicum:
più oltre poi; At
ſi parua magnæ in proportione non reſpondet, ſcitò
te nil operaſſe, magna ſit circa baſim, parua circa ver-
ticem, primæ æquidistans.
e finalmente periſpie-
gar la ſeconda forma del medeſimo Specchio,
che ſi può vedere nella figura 22.
ſoggiunge
nel fine:
Sicordi fuerit, vt accenſio anterius fiat,
ex ſectione, quæ circa baſim eſt, conficiatur torques,
in cuius medij puncto accommodetur artificium, vt
regreſſus radius in anterius prodat:
veggaſi ſe ſi
può dire più chiaro;
il che vien

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