Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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134114Delle Settioni da quello, ch’egli ſoggiũge parimente nel Ca-
pit.
19. al Tit. Refractione longiſſimè ignem accen-
dere:
poiche dice; Conficit eodem modo lineas
tranſuersè inciſas parallelas, dixit Almeon;
cioè,
che ſi deuono fare le conuergẽti, ò diuergenti
(ſignificate per quel tranſuersè inciſas) paral-
lele, che ſi fà con gl’artificij detti di ſopra;
e
più à baſſo poi;
Videbis ignem per occultum, & a@
pertum radium incidẽtem in ſuperficiem rectã, &
c.
E finalmente quanto allo Specchio d’Archi-
mede, ch’egli adoperandolo o Parabolico, ò
Sferico, vi accompagnaſſe qualche altra coſa,
che o per rifleſsione, ò per rifrattione vibra-
ua quei raggi, che veniuano in lei raccolti, ce
lo manifeſtano le parole di Zetzes, Autore an-
tichiſsimo, che volendoci eſſo Specchio deſ-
criuere, ne parla in tal maniera, come ſi può
vedere nell’Archimede commentato da Da-
uid Riualto, che da quello le hà tradotte, e
poſte nel fine de’ſuoi Commenti, nello Scho-
lio, poſto al Titolo De Speculis Vstorijs Arcbi-
medis, citato di ſopra nel Cap.
28.
Cum autem Marcellus remouiſſet illas ad iactum
arcus:
Hexagonum aliquod Speculum fabricauit ſenex:

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