Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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135115Coniche. Cap. XXXI.
A diſtantia autem commenſurati Speculi
Parua talia ſpecilla cum poſuiſſet, quadrupla
angulis:
Quæ mouebantur laminis, & quibuſdam ſcul.
pturis,
Medium illud poſuit radiorum Solis,
Australis, & Æ stiualis, & Hyemalis:
Refractis deinceps in hoc radijs,
Exarſio ſublata e st formidabilis ignita nauibus.
Et has in cinerẽ redegit longitudine arcus iactus.
Hist. 35. Chil. 2.
Io per me confeſſo non hauer trouato Autore,
che paſsi più inanzi di queſto nello ſpiegare
la forma del ſudetto Specchio d’Archimede;
dalle quali parole credo non oſcuramente ſi
poſsi comprẽdere, che oltre lo Specchio o Pa-
rabolico, ò Sferico che ſi foſſe, vi adopraſ-
ſe ancora o Specchietti, ò pur lenti;
quel ter-
mine poi di Hexagonuw aliquod Speculum ci ma-
nifeſta, che queſto Scrittore nõ ſapeua di che
ſorte foſſe tale Specchio, ma hauendo forſi
ſentito dire, che lo Specchio cõcauo Sferico
abbrucia dinanzi per quanto di quà, e di là ſi
eſtẽde il lato dell Eſſagono, come ſi è ſpiega-
to nel Cap.
21. ſi riſolſe à ſcriuere, ch’era

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