Cavalieri, Buonaventura
,
Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora
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Delle Settioni
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gato nel miglior modo, che hò ſaputo, ciò, che
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la ſpecolatiua mi hà ſomminiſtrato in coſa tã-
<
lb
/>
to recondita, e tanto curioſa, acciò quelli, che
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lb
/>
hanno prattica nel lauorare i Specchi, com-
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lb
/>
modità di ſpendere, e di tempo più, che nõ hò
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lb
/>
io, eſſendo occupato in altra ſorte di ſtudij,
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lb
/>
che non mi permettono il poterli applicare,
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lb
/>
quãto ſaria di biſogno, adopr
<
unsure
/>
ãdo ui l’ingegno,
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lb
/>
e la mano, cauino dal ſepolcro dell’oblio vn’
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lb
/>
inuention sì rara, che per tanti anni è ſtata na-
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lb
/>
ſcoſta anco à’più ſottili inueſtigatori delle o-
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lb
/>
pere marauiglioſe di Natura: </
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preserve
">Come pur’an-
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cora reſtiamo incapaci, cred’io, ſin’hora della
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lb
/>
colũba di Archita, che volaua, delle lucerne,
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/>
che ardeuano perpetuamente ne’ſepolcri del
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lb
/>
capo fatto da Alberto Magno, che parlaua,
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lb
/>
e di ſimili altri ſecreti; </
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<
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preserve
">riconoſcendo noi nel
<
lb
/>
noſtro Problema molto vantaggio ſopra di
<
lb
/>
quelli, poiche non ſolo ſappiamo, che è ſtato
<
lb
/>
fatto, ma intendiamo anco ſpecolatiuamen-
<
lb
/>
te il modo, con che ſi dourebbe fare, che tan-
<
lb
/>
to non ne ſappiamo forſi di quelli. </
s
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<
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preserve
">Laſcierò
<
lb
/>
ben poi ad altri penſare la maniera ſi di fabri-
<
lb
/>
car detti Specchi, come anco di ſituarli con-
<
lb
/>
forme all’eſſemplare, tralaſciando molte </
s
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