Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

Table of handwritten notes

< >
< >
page |< < (126) of 343 > >|
150126DELLA FORZA DE’ CORPI pe, e condottiere. E pare che Senofonte, fingen-
d o di ſcriver l’ iſtoria del Re Ciro, abbia voluto
imitarli;
eſſendo opinione di molti, che egli, eſ-
ponendo le azioni, e le virtù di quel Re glorio-
ſiſſimo, non tali le eſponeſſe, quali furono, ma
quali a lui pareva, che eſſer doveſſero.
Platone
propoſe la forma d’ una perfetta repubblica, e fu
ſeguito nello ſteſſo argomento da Cicerone, il qua-
le vi aggiunſe anche quella dell’ ottimo oratore.
Ne potè Quintiliano aſtenerſi dal deſcrivere la me-
deſima, quantunque l’ aveſſe deſcritta Cicerone.

E per laſciare gli antichi, venendo ai tempi ulti-
mi, et a noſtri, voi ſapete, che il Conte Baldaſ-
ſar Caſtiglione eſpoſe in quattro libri la perfetta
cortegiania per così fatto modo, che parve niuna
coſa potere immaginarſi ne più bella, ne più no-
bile, ne più magnifica di quel ſuo cortegiano;
il
qual però avrebbe, cred’ io, ceduto al voſtro a-
natomico, ſe come voi lo adombraſte una volta
in una voſtra belliſſima orazione, così aveſte poi
preſo cura di veſtirlo et ornarlo, e farlo vedere
agli occhi degli uomini ricco e fornito di tutte
quelle doti, e qualità, che ad un ſommo anato-
mico ſi conveniſſero.
Ma voi, diſtratto dalle vo-
ſtre moltiſſime, e graviſſime occupazioni, avete
voluto più toſto eſsere quell’ eccellentiſſimo a-
natomico, che formavate nell’ animo, che deſcri-
verlo.
Se dunque la forma, e la natura dell’
ottimo ha tirato a ſe lo ſtudio, e l’ attenzione
di tanti valentiſſimi ſcrittori nelle arti nobili,

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index