158134DELLA FORZA DE’ CORPI
loſofo, ne chi foſſe, facilmente vorrebbe;
eſsendo la
forma del filoſofo perfettiſſimo una coſa tanto
grande, e magnifica, e divina, che non è alcuno
così dotto in filoſofia, il qual mirando in quella im-
magine non ſi doveſſe vergognare di ſe medeſimo.
E ſe Cicerone non isfuggì di proporre agli uomi-
ni il perfetto oratore; ciò forſe fece, perchè potea
credere di non eſſere a quello molto inferiore; e
noi ſappiamo, che al Caſtiglione poco o nulla
mancò ad eſſere quel perfettiſſimo cortegiano, che
egli avea deſcritto. Ma chi è, che veduta una
volta la forma di un filoſofo eccellentiſſimo e
ſommo, non s’ avvedeſſe di eſſerne infinitamente
lontano? Quindi è, che molti ricuſano di vederla,
ne voglion cercarla per non trovare le lor man-
canze; e volendo pur luſingarſi di eſſere compi-
tamente filoſofi, reſtringono la filoſofia dentro a
quei limiti, dentro cui ſentono eſſer riſtretta la
cognizion loro. E quindi è, che troveremo mol-
ti, i quali, non avendo toccato mai ne la dialetti-
ca, ne la metafiſica, ne la morale, pur perchè
hanno apparato alcuni luoghi della fiſica, credono
aver veduta la filoſofia, tenendo per nulla tutto
il reſtante; e molti eſperimentatori, che ſarebbono
per altro degni di ſingolar laude, ſono oggimai
venuti in tanto orgoglio, che vogliono tutto eſ-
ſer poſto nelle eſperienze; e gridano, la filoſofia
dover trattarſi con le mani; indarno volerviſi u-
ſar la ragione; e non volendo uſarla, ben mo-
ſtrano di non averla. Gli antichi in queſta
forma del filoſofo perfettiſſimo una coſa tanto
grande, e magnifica, e divina, che non è alcuno
così dotto in filoſofia, il qual mirando in quella im-
magine non ſi doveſſe vergognare di ſe medeſimo.
E ſe Cicerone non isfuggì di proporre agli uomi-
ni il perfetto oratore; ciò forſe fece, perchè potea
credere di non eſſere a quello molto inferiore; e
noi ſappiamo, che al Caſtiglione poco o nulla
mancò ad eſſere quel perfettiſſimo cortegiano, che
egli avea deſcritto. Ma chi è, che veduta una
volta la forma di un filoſofo eccellentiſſimo e
ſommo, non s’ avvedeſſe di eſſerne infinitamente
lontano? Quindi è, che molti ricuſano di vederla,
ne voglion cercarla per non trovare le lor man-
canze; e volendo pur luſingarſi di eſſere compi-
tamente filoſofi, reſtringono la filoſofia dentro a
quei limiti, dentro cui ſentono eſſer riſtretta la
cognizion loro. E quindi è, che troveremo mol-
ti, i quali, non avendo toccato mai ne la dialetti-
ca, ne la metafiſica, ne la morale, pur perchè
hanno apparato alcuni luoghi della fiſica, credono
aver veduta la filoſofia, tenendo per nulla tutto
il reſtante; e molti eſperimentatori, che ſarebbono
per altro degni di ſingolar laude, ſono oggimai
venuti in tanto orgoglio, che vogliono tutto eſ-
ſer poſto nelle eſperienze; e gridano, la filoſofia
dover trattarſi con le mani; indarno volerviſi u-
ſar la ragione; e non volendo uſarla, ben mo-
ſtrano di non averla. Gli antichi in queſta