Alberti, Leon Battista, L' architettura

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158154DELLA ARCHITETTVRA doſa, ſe ti ſaranno uicini, ma amenduoi ſe ti ſaranno alquanto lontani, ſaranno
lietiſsimi.
Similmente & i fiumi & i laghi non ſon commodi quando ti ſono
troppo appreſſo, ne piaceuoli ſe troppo lontani.
Et per il contrario ſe la Ma-
rina ti è lontana mediocremente ui ſono Soli &
Venti cattiuiſsimi: Ma quando
ti è uiciniſsima t’offende manco, concioſia che e’ ui perſeueri Aria piu aggua-
115 gliata.
Da lontano ci è ancor queſto che è coſa gratioſa, che ella accende il
deſiderio di ſe fteſſa.
Importa niente di meno da qual parte del Cielo ti ſi di-
moſtri, concioſia che ſe tu hai la Marina aperta da mezzo dì, ti abbruccia, ſe da
I euante ti inhumidiſce, ſe da Ponente ti fa l’aer caliginoſa, ſe da Settentrione
ti da freddi grandiſsimi.
Del cortile ſi entrerà ne le ſale, che ſaranno ſecon-
2210 do il biſogno de tempi alcune buone per la State, &
alcune per lo Inuerno, &
altre per dir coſi per mezi tempi.
Le ſale per la State uorrebbono acque, &
uerzure di giardini, Quelle per lo Inuerno uorrebbono eſſere calde, &
hauere
il cammino.
L’una & l’altra uogliono eſſer grandi, allegre, & dilicate. Sonſi
inditij per iquali facilmente ci perſuaderemo che appreſſo de gli antichifuro-
3315 no i camini, manon come i noſtri, percioche egli è uno detto Antico che di-
ce che fummicauano le ſommità de tetti.
Queſto medeſimo eccetto che in
Etruria, &
in Lombardia ueggian noi che ſi è oſſeruato inſino a tempi noſtri per
tutta Italia, che e’ non era neſſun cammino con la gola che uſciſſe ſoprai tetti.
Dice Vitruuio che ne le ſale per lo Inuerno non è coſa utile il dipignere leg-
4420 giadramentele Volte, perche dal fummo del fuoco &
da gli ſpeſsi lumi ſi gua-
ſtano.
Anzi tingeuano la Volta ſopra il ſocolare con inchioſtro, accio che
quello ſcuro fattoui da la pittura pareſſe fattoui dal fummo.
Altroue trouo
che gli uſauano legne purgate, &
che fuſsino ſenza fummo, le quali ſi chiama-
uano carboni, &
per queſto conto i legiſti non uogliono che i Carboni ſieno
5525 ſpetie di legne, accioche tu poſsi penſare che eglino uſauano i Caldani di fer-
ro, &
di Rame doue e’faceuano fuoco, ſecondo che il caſo & la dignità ricerca-
ua.
Et forſe che chi andaua al Soldo, & che era auezzo ſu la guerra, ſi come tut
ti erano inſieme ad una, non uſauano Cammini.
Ne ci concedono i Medici
che noi ſtiamo continouamente a gran fuochi.
Dice Ariſtotile che gli animali
6630 hanno le carne ſode medianteil ſreddo, Et auuertirono coloro che fanno pro-
feſsione di ſimili coſe, che i lauoranti, che attendono a le fornaci, diuẽtano quaſi
tutti in uiſo, &
ne la pelle creſpi, & grinzoſi, & dicono che ciò auuiene da que-
ſto che le carni tirate &
diſteſe per il freddo, perdono quel ſugo delquale ſi ge-
nera la carne, perche e ſi diſtilla mediante il ſuoco, &
ſe ne ua in Vapori. In La-
7735 magna, &
fra Colchi, & in altri luoghi, doue è di neceſsità ualerſi del fuoco, per
difenderſi da ſreddi, uſano le ſtuſe:
de le quali ſi tratterà a luoghi loro. Tornia
mo a cammini che biſogna ſieno fatti a queſto modo per ſeruirſene.
Egli è di
neceſsità, che il Cammino ſia pronto, che ui cappino intorno aſſai, ſia lumino-
ſo, non ui tiri Vento, habbia niente dimeno onde eſca il fummo, che altrimenti
8840 non ſalirebbe ſuſo ad alto, &
però non ſi faccia un cantone, non troppo fitto
dentro nel muro, nõ occupi ancora lo apparecchio principale, nõ ſia moleſtato
da Venti di ſeneſtre, o di porte, non eſca in bocca troppo fuori del diritto del
muro, habbia la gola grande, &
larga da deſtra in ſiniſtra, & diritta a

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