162138DELLA FORZA DE’ CORPI
Marcheſe di Campo Hermoſo, e il Signor D.
Ni-
cola di Martino, il quale avendo, come tutti gli
altri fecero, ſalutata con molta riverenza la Si-
gnora Principeſſa, cavò fuori un libro, dicendo:
ecco, Signora, il libro, che voi deſiderate, che io ho
tratto dalla biblioteca del Signor Governatore,
dove era con alcuni altri di matematica. Qual li-
bro? diſſe la Signora Principeſſa. Quello, riſpoſe
il Signor D. Niccola, del Padre Riccati, che io
ſtimo aſſai, benchè al noſtro Signor Zanotti for-
ſe non piaccia. Perchè, diſs’ io, non dovrebbe
piacermi? che io lo ſtimo forſe più ancora, che voi
non fate; perchè voi lo ſtimate moltiſſimo, cre-
dendo vere le opinioni, ch’ egli propone, et io,
lo ſtimo ancor non credendole. Io non ho ancor
detto, riſpoſe il Signor D. Niccola, che le opinio-
ni del Padre Riccati Rieno vere; e ſono anche
in tempo di ſtimarlo così come lo ſtimate
voi. Ma a voi ſta intanto di ſciogliere le obbiezio-
ni, che queſta mattina vi ſono ſtate propoſte. Men-
tre così tra noi ſi ragionava, la Signora Principeſ-
ſa, che avea già preſo il libro in mano, e ſcorſo-
ne in fretta alcuni capi, rivolta al Signor D. Ni-
cola gliel rendè, e diſſe: recheretelo voſco in bar-
ca; perchè io voglio, ſe a voi altri piace, che noi
oggi facciamo un piccol giro in mare, avendo per-
ciò il Signor Governatore, come egli ſteſſo mi ha
detto, fatto apparecchiare un naviglio, nel quale
noi potremo comodiſſimamente ſeguire il ragiona.
mento incominciato ſopra gli elaſtri, e dir
cola di Martino, il quale avendo, come tutti gli
altri fecero, ſalutata con molta riverenza la Si-
gnora Principeſſa, cavò fuori un libro, dicendo:
ecco, Signora, il libro, che voi deſiderate, che io ho
tratto dalla biblioteca del Signor Governatore,
dove era con alcuni altri di matematica. Qual li-
bro? diſſe la Signora Principeſſa. Quello, riſpoſe
il Signor D. Niccola, del Padre Riccati, che io
ſtimo aſſai, benchè al noſtro Signor Zanotti for-
ſe non piaccia. Perchè, diſs’ io, non dovrebbe
piacermi? che io lo ſtimo forſe più ancora, che voi
non fate; perchè voi lo ſtimate moltiſſimo, cre-
dendo vere le opinioni, ch’ egli propone, et io,
lo ſtimo ancor non credendole. Io non ho ancor
detto, riſpoſe il Signor D. Niccola, che le opinio-
ni del Padre Riccati Rieno vere; e ſono anche
in tempo di ſtimarlo così come lo ſtimate
voi. Ma a voi ſta intanto di ſciogliere le obbiezio-
ni, che queſta mattina vi ſono ſtate propoſte. Men-
tre così tra noi ſi ragionava, la Signora Principeſ-
ſa, che avea già preſo il libro in mano, e ſcorſo-
ne in fretta alcuni capi, rivolta al Signor D. Ni-
cola gliel rendè, e diſſe: recheretelo voſco in bar-
ca; perchè io voglio, ſe a voi altri piace, che noi
oggi facciamo un piccol giro in mare, avendo per-
ciò il Signor Governatore, come egli ſteſſo mi ha
detto, fatto apparecchiare un naviglio, nel quale
noi potremo comodiſſimamente ſeguire il ragiona.
mento incominciato ſopra gli elaſtri, e dir