Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

Table of contents

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[91.] Sopraffineſtra nella Baſilica Vaticana.
[92.] Porta nel ſecond’ Ordine del Palazzo Vaticano.
[93.] Porta con Ringhiera ſopra la facciata del Palazzo del Signor Principe Panfilj.
[94.] Porta del Palazzo della Sapienza di Roma con fineſtra e ringhiera ſopra.
[95.] Porta e Ringhiera del Palazzo di S.A.R. il Gran Duca di Toſcana.
[96.] Oſſervazione ſopra le nuove figure di ſoprapporte, e fineſtre propoſte dal P. Pozzi, parte cavate dalle fabbriche, e parte di ſua invenzione.
[97.] Porta del Palazzo del Senatore di Roma.
[98.] Porta del Palazzo del Principe Grillo.
[99.] Porta del Palazzo del Marcheſe Lancellotti.
[100.] Avvertimenti pel retto operare.
[101.] CAPO SECONDO.
[102.] Delle ſoglie falſe, e peſanti.
[103.] Porta entro il Fondaco de’Tedeſchi.
[104.] Porta ſul piano della Scala maggiore nel Palazzo dei Civran a S. Gio: Criſoſtomo.
[105.] Soglia di Porta entro la Cbieſa di S. Barnaba.
[106.] Soglia di Porta nel Palazzo Graſſi a San Samuele.
[107.] Soglia di fineſtra nella Scuola dell’Angelo a’SS. Apoſtoli.
[108.] Una delle due porte della Sagreſtia aggravate di peſo ſopra la ſoglia nella Chieſa di S. Maria dei Miracoli.
[109.] Una delle due porte laterali, ed alzato eſterno di detta Chieſa.
[110.] Degli sforzati alzamenti delle colonne fuor di propoſito. Come appunto ſon quelle della porta della scuola grande di S. Marco Evangeliſta, e le altre nella Cappella degli Apoſtoli in San Gio: Criſoſtomo.
[111.] Oſſervazioni ſopra i pilaſtri tagliati: Come appunto ſon quelli, che ſi veggiono entro la Chieſa di San Gio: Criſoſtomo, come anche ſopra la facciata d’eſſa Chieſa.
[112.] Porta della Chieſa di S. Martino.
[113.] Una delle due porte di riva nel Palazzo de’ NN. UU. Peſaro ſopra il rio.
[114.] La preſente figura ſi vede nella Chieſa di S. Maria dei Miracoli, e ſerve aſſai per eſemplare delle ſoglie aggravate appunto ſul falſo.
[115.] Porta d’Ordine Dorico con ſoglia bugnata vicino al Ponte dell’Aceto a’ SS. Gio: e Paolo.
[116.] Porta del Campanile di S. Bartolommeo. Novità di fronteſpizio bugnato.
[117.] Cornico Dorica poſta ſopra gl’intercolunnj nelle Procuratie nuove verſo l’Aſcenſio-ne alterata nei modiglioni.
[118.] Porta ruſtica con ſoglia bugnata dietro alla Chieſa di S. Maria Formoſa.
[119.] Altra porta di gentil forma con ſoglia e cornice ſpezzata da bugna ruſtica dietro alla ſteſſa Chieſa.
[120.] Porta del Palazzo dei NN.UU. Cavagnis a S. Severo coll’Architrave tagliato dalla ſoglia bugnata.
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          <head xml:id="echoid-head127" style="it" xml:space="preserve">Una delle due porte di riva nel Palazzo de’ NN. UU. Peſaro ſopra il r
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            <s xml:id="echoid-s3285" xml:space="preserve">Simigliante Architetoura non può in verun conto approvarſi, come quella, che è
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            deformata e falſa nelle ſue parti. </s>
            <s xml:id="echoid-s3286" xml:space="preserve">Si oſſervi, quanto è ſgarbata la ſua poſitura, e
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            quanto male ſia appoggiata. </s>
            <s xml:id="echoid-s3287" xml:space="preserve">Sono anche più biaſimevoli i ſuoi colonnati tozzi, e
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            deformati, sì mal meſſi nel loro peduzzo. </s>
            <s xml:id="echoid-s3288" xml:space="preserve">Il rimanente poi, della cornice cioè, e
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            d’altro venne affai male concepito. </s>
            <s xml:id="echoid-s3289" xml:space="preserve">Eppure l’Architetto credeva d’eſſerſi fatto par-
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            tito, col far moſtra d’una nuova invenzione, che ſi luſingava eſſere una prova di
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            ſua inſigne bravura. </s>
            <s xml:id="echoid-s3290" xml:space="preserve">Gran cofa, che quell’Architettura tanto ftimata, onorevole, e
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            pura, colla quale i famoſi Artefici antichi adornavano le fabbriche con loro gloria,
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            e fama, per le ottime proporzioni, e adeguati penſamenti in tutti gli Ordini ſem-
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            pre diſpoſti con nobiltà: </s>
            <s xml:id="echoid-s3291" xml:space="preserve">dove per lo contrario veggionſi ai tempi noſtri pregiudica-
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            te, e guaſte, con ornati privi di grazia deformati, e ridotti a sì mal partito, che
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            non ſi ſa oggimai più riconoſcere il pregio della felice, e virtuoſa Architettura.</s>
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            <s xml:id="echoid-s3293" xml:space="preserve">Da queſta ſcorrettiſſima porta ſi potrà rilevare, quanto ſia biaſimevole l’ uſo di
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            ſcorrette proporzioni, che ſi ſcoſtano dall’unione di retta ſimmetria. </s>
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            ſta porta ſia d’Ordine Toſcano, tanto ſi manifeſta l’alto, e il piano; </s>
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            le colonne ſieno ſcarſiffime nella loro altezza, come quelle, che non paſſano le ſei
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            teſte del loro peduzzo, compreſo il capitello. </s>
            <s xml:id="echoid-s3296" xml:space="preserve">Quanto a me, penſo, che queſto Ar-
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            chitetto, che ſi valſe di sì ſcarſa miſura, pretendeſſe di ſecondare il gran Vitruvio,
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            ove dice, che nella Jonia fu fabbricato ad Apollo Pannionio un Tempio, perchè pri-
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            ma ne aveva veduto un altro eretto nella Città dei Doreſi, ove volendo por le co-
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            lonne, nè avendo peranche le ſimmetrie delle medeſime, perchè poteſſero reggere il
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            peſo con qualche vaghezza di proporzione, quel tale Architetto miſurò la pianta del
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            piede virile, e di groſſezza formando da baffo il fuſto della colonna, la levò ſei vol-
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            te in altezza da terra col ſuo capitello: </s>
            <s xml:id="echoid-s3297" xml:space="preserve">e così appunto pretendeſſe di fare lui. </s>
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            queſto caſo può ſupporſi, che il ſuo ſpiritoſo intendere abbia penſato a quel bel ri-
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            piego moſtratoci dal Palladio nel ſuo IV. </s>
            <s xml:id="echoid-s3299" xml:space="preserve">libro dell’Antichità, praticato per allungar
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            le colonne, veduto e difegnato da eſſo nel Tempio del Batteſimo di Coſtantino in
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            Roma, e da eſſo pur praticato in S. </s>
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            nella porta maggiore dentro la Chieſa, e ai due Altarinella crociera: </s>
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            sò valerſi dello ſteſſo partito, allungando colla pera aggiuntavi, e zoccolo al di ſot-
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            to, finchè arrivaſſero a far moſtra di quella grazia, che non avevano, e veniſſero a
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            comporre inſieme otto teſte della loro altezza. </s>
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            mo di Coſtantino, e più ancora del Palladio in San Giorgio Maggiore: </s>
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            ſto fa comparſa molto peſante, nè ha veſtigio della grazia e gentilezza delle colon-
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            ne accennate; </s>
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            ſuppoſto l’Ordine Toſcano, il loro plinto è troppo alto, e lontano dalla convenien-
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            te ſua proporzione, e bellezza. </s>
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            ſoſtegno della detta colonna, ed in eſſo terminano gli ſcalini della ſteſſa riva.</s>
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            <s xml:id="echoid-s3308" xml:space="preserve">Sopra le ſuddette colonne appoggia la cornice architravata e leſinata, con appreſſo
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            il pilaftro. </s>
            <s xml:id="echoid-s3309" xml:space="preserve">Il punto ſta, come poſſanvi aver luogo l’altre leſinature al di dentro nel-
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            la ſteſſa cornice corrente fopra l’arco: </s>
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            nol nego: </s>
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            gli è errore majuſcolo, e ſommo, sì per l’una, che per l’altra parte, la quale le-
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            ſinatura ſta ſopra la ſteſſa cornice in aria, e queſta poſta ſull’ angolo dell’arco, ed
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            arriva all’ovolo ſotto il gocciolatojo. </s>
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            Architetto, non ſo comprenderlo, non eſſendovi la menoma ragione; </s>
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            lo contrario vi ripugna totalmente la buona Architettura: </s>
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            centro per eſſo proprio: </s>
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            tina cerchiata, per indicare il ſuo appoggiamento ſaldo. </s>
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            Architettura, male eſeguita fuor d’ogni ragione. </s>
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            do d’Arte, falla a occhi veggenti certamente.</s>
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            fante ſul falſo, aggravando la ſoglia, che la foſtiene, ed è alli due altari </s>
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