Zanotti, Francesco Maria
,
Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre
,
1752
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DELLA FORZA DE’ CORPI
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dimoſtrata, perchè non ha creduto, che ne foſ-
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ſe biſogno. </
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preserve
">Di fatti come potrebbono non eſſe-
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re eguali le velocità, con cui ſi partono i globi
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dai punti N e C, eſſendo eguali gl’ impulſi, che
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quivi ricevono l’ uno dalla ſerie EN, l’ altro dal-
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la ſerie AC? </
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">E queſto è quello, riſpoſi io, che
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pur biſognerebbe dimoſtrare, cioè, che quel pri-
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mo impulſo, con cui la ſerie EN aprendoſi cac-
<
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cia il globo dal punto N, ſia eguale a quel pri-
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mo impulſo, con cui l’ altra ſerie AC, pure a-
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prendoſi, caccia l’ altro globo dal punto C. </
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">Oh,
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diſſe allora il Signor D. </
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preserve
">Niccola, non è egli chia-
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ro, che le due ſerie prima di aprirſi, quando ſta-
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lb
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vano ferme, e chiuſe, premeano i globi egual-
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mente, ſpingendoli ciaſcuna di loro con eguali
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impulſi? </
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">levata dunque quella potenza, che le te-
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nea chiuſe, e ferme, fuggiranno via i globi cac-
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ciati da impulſi eguali, e così comincieranno a
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correre con eguali velocità. </
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preserve
">A dir vero, riſpoſi
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io allora, queſta dimoſtrazione io non aſpettava,
<
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e parmi, che aſſai ben facciano quelli, che la paſ-
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ſano in ſilenzio, troppo eſſendo facile il riſpon-
<
lb
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derle. </
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preserve
">Perchè io veramente concedo, che le due
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ſerie prima di aprirſi, eſſendo chiuſe, e ferme,
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ſpingono i globi con eguali impulſi; </
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">ma vorrei,
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che mi ſi dimoſtraſſe, che gli ſpingano con egua-
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li impulſi eziandio nell’ aprirſi
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"> perciocchè i glo-
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bi fuggon via, e mettonſi in cammino, non per
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quegl’ impulſi, che ebbero prima, che le ſerie ſi
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apriſſero, ma per quelli, che hanno, mentre ſi </
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