188164DELLA FORZA DE’ CORPI
e certo che dalla analogia non naſcon mai dimo-
ſtrazioni così evidenti, come quelle dei geome-
tri ſono; ma ben ſe ne cavano argomenti tanto
probabili, che di pochiſſimo cedono all’ eviden-
za. E queſti argomenti, riſpoſi io, ſono quelli, che
ſi deducono da un numero quaſi immenſo di pro-
prietà, non quelli, che ſi deducono da una proprietà
ſola, come è il voſtro; nel quale perchè la gravità e
l’elaſticità ſi credono avere una proprietà comune,
volete argomentare per analogia, che le abbiano
tutte. Ma come potrebbe argomentarſi altrimen-
ti, diſſe il Signor D. Serao, ſe l’ oſſervazione non
ci ha fatto conoſcere in loro ſe non una ſola pro-
prietà comune ad amendue, che è quella di eſer-
citare una preſſione eguale e continva? Non sò, riſ-
poſi, ſe l’ oſſervazione ci abbia fatto conoſcere ne
pur queſta. Ma quando bene ciò foſſe, non do-
vrebbe però da una ſola proprietà argomentarſi di
tutte l’ altre; e dovrebbe in tal caſo il filofofo a-
ſtenerſi più toſto da ogni argomentazione, che far-
ne una con tanto pericolo. Pure non ſarebbe egli
meglio, diſſe allora il Signor D. Serao, avendo
noi oſſervate le leggi della gravità, comporre ſe-
condo le iſteſſe leggi ancor le altre potenze; e co-
sì indurre nella natura quella bella conformità,
che rende tutte le coſe più chiare, e più comode,
e più ſemplici? Di queſto, diſſi, abbiam parlato
abbaſtanza queſta mattina. Ma voi fareſte meglio
ad eſporci quel voſtro argomento, che avete detto
voler dedurre da una ſerie ſola di elaſtri; che
ſtrazioni così evidenti, come quelle dei geome-
tri ſono; ma ben ſe ne cavano argomenti tanto
probabili, che di pochiſſimo cedono all’ eviden-
za. E queſti argomenti, riſpoſi io, ſono quelli, che
ſi deducono da un numero quaſi immenſo di pro-
prietà, non quelli, che ſi deducono da una proprietà
ſola, come è il voſtro; nel quale perchè la gravità e
l’elaſticità ſi credono avere una proprietà comune,
volete argomentare per analogia, che le abbiano
tutte. Ma come potrebbe argomentarſi altrimen-
ti, diſſe il Signor D. Serao, ſe l’ oſſervazione non
ci ha fatto conoſcere in loro ſe non una ſola pro-
prietà comune ad amendue, che è quella di eſer-
citare una preſſione eguale e continva? Non sò, riſ-
poſi, ſe l’ oſſervazione ci abbia fatto conoſcere ne
pur queſta. Ma quando bene ciò foſſe, non do-
vrebbe però da una ſola proprietà argomentarſi di
tutte l’ altre; e dovrebbe in tal caſo il filofofo a-
ſtenerſi più toſto da ogni argomentazione, che far-
ne una con tanto pericolo. Pure non ſarebbe egli
meglio, diſſe allora il Signor D. Serao, avendo
noi oſſervate le leggi della gravità, comporre ſe-
condo le iſteſſe leggi ancor le altre potenze; e co-
sì indurre nella natura quella bella conformità,
che rende tutte le coſe più chiare, e più comode,
e più ſemplici? Di queſto, diſſi, abbiam parlato
abbaſtanza queſta mattina. Ma voi fareſte meglio
ad eſporci quel voſtro argomento, che avete detto
voler dedurre da una ſerie ſola di elaſtri; che