Cataneo, Girolamo, Opera del misurare di M. Girolamo Cataneo Novarese libri II : nel primo s'insegna a misurar, e partir' i campi ; nel secondo a misurar le muraglie, imbottar grani, vini, fieni, e strami ; col liuellar l' acque, & altre cose 'necessarie a gli agrimensori

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192LIBRO più di mezzo; ne meno di mezo; come diſopra ſiè detto, che
non ſi deue pigliare il quarto.
Auuertendo anchora che
quel numero che ſi ha da torre la metà, non paſsi il numero
dion.
73.
Parmi hauer detto aſſai del miſurare le biade in pirami-
derotonda, &
anco del vino, con le ſopradette tauole: Qui
ſeguendo io dirò del miſurare il vino con breuità ſenza le
tauole.
ESSEMPIO DI MISVRARE IL VINO
ſenza le Tauole.
Hor volendo miſurarevna botte, che fuſſe di diametro
al cocone onc.
32, & al fondo onc. 29, ſi ſommeranno in-
ſieme, come diſopra s’è detto, &
faranno onc. 61, & dion.
61, ſi piglierà la metà, che ſarà 30 e mezzo, & 30, e mezzo ſi
moltiplicherà in ſe medeſimo farãno pun.
930, evn quarto,
&
pun. 930, evn quarto ſi partiranno, per pun. 20, nevenirà
ſecchie 46, e mezza;
& ſec chie 46, e mezza, ſi moltipliche-
ranno per bracc.
2, onc. 9, lunghezza della botte, & neve-
nirà intorno a ſecchie 128, &
ſecchie 128, di vino tenirà la
ſopradetta botte;
& volendo far ſecchie 128, in zerle, ſi par
tiranno ſecchie 128, per ſecchie 4, &
ne venirãno zerle 32;
il medeſimo ſi farebbe nel miſurare vn tinazzo, tolendo
le ſue miſure, come diſopra ſi è detto nel miſurare vn tinaz
zo, con le ſopradette tauole.
SECONDO ESSEMPIO
di miſurare il vino con breuità.
Auuertendo ancora, che iſopradetti conti d’una botte,
&
d’un tinazzo, ſi poſſono fare con più breuità, come diſo-
pra ſi è inſegnato nel voler miſurare vn mo ntone di biada,
in piramide rotonda.

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