Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

Table of figures

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[211] 3
[212] 45
[Figure 213]
[214] e ſuo profilo.
[215] Serraglia di Jito in dell’ Arco Roma,
[216] e ſuo profilo
[217] Serraglia di Settimo dell’ Arco Severo in Roma,e ſuo proſilo.
[218] Serraglia dell’ Arco di Costantino in Roma,
[Figure 219]
[220] Profilo d’altra ſerraglia dei piccoli archi laterali in quello di Coſtantino.
[221] Serraglia dell’ Arco sopra la porta della Scuola grande di S. Marco in Venezia, e ſuo profilo.
[Figure 222]
[223] Serraglia dell’ Arco ſopra l’ Altar Mag-gior in S. Lorenzo, e ſuo profilo.
[224] Serraglia degli Archi con l’ Abaco Corintio, e ſuoi profili, i primi nella Chieſa de Geſuiti, e i ſecondi in quella della Fava
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19688OSSERVAZIONI SOPRA GLI ERRORI ornati, ſenza ſmorſie, o ſcherzi di corrotta moda; ma il tutto d’eſſe ordinato, ed
a norma delle regole di ſavio, ottimo, e intelligente Architetto.
Allora ſoltanto arricchì il Palladio d’ornamenti di ſtucchi, e dorature, e vaghe
pitture, che ordinò, e fece la ſala detta quattro Porte nel Palazzo Ducale.
Quivi sì, ch’ei ſi sfogò con tutta la pompa, poichè era ſala di Principe terreno:
ma nella Chieſa, che è la ſala della Divinità, non deve ſpiccare che la ſola purità,
e non trionfarvi la boria, nè lo sfoggio, che è moda vizioſa, la quale in queſto
caſo dee aborrirſi, alterando grandemente la magnificenza proporzionata al culto, che
a Dio Signor noſtro è dovuto.

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