Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

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230122OSSERVAZIONI SOPRA GLI ERRORI
Fronteſpizio dei quattro Altari, che ſono nella Chieſa di Santa Margberita.
Queſta maniera di fronteſpizj è certamente lontana dalle buone regole dell’Archi-
tettura, ſendo ſtato ſempre il ſuo uſo, o a fronteſpizio, o a rimenato:
ma queſti
coll’idea di diſtinguergli da tutti gli altri, venne penſato dall’ Architetto, che gl’in-
ventò, di formargli cuſpidi nelle due mezzerìe, cioè, dopo il modiglione, o ſia ſer-
raglia, che ſerve per ſtringer l’arco della palla.
Si oſſervi, come girino, erigirino,
terminando in rimenato, attaccandoſi alla cornice dritta ſopra la ſerraglia.
Girano
parimente i ſuoi modiglioni ſecondo il ſenſo del loro ſcherzo;
e veramente le pun-
te, che moſtrano eſſi fronteſpizj, non ſolo alzandoſi, ma anche ſporgendo in fuo-
ri, formano ſgarbatiſſima figura:
e più ancora riſalta l’irregolarità loro moſtruoſa,
e fuori d’ogni ragione, a motivo della voluta dell’aletta, che ſta al diſotto, gonfia-
ta per ſtracantone.
Porta della sagreſtia nella Chieſa di S. Lcone, detto San Lio.
Anche queſta porta è particolare e ſtravagante. Si oſſervi, non mai per impara-
re, ma per condannare, e sfuggire tal modo bizzarro di penſare ſtravolto.
Si vede
la ſua ſoglia in una parte dritta, e nell’ altra girare all’ingiù per ſoſtenere e ſtrin-
gere la medaglia d’ Andrea Piſani, che è pure appoggiata a ridoſſo della cornice con
allori, che la circondano per ornamento:
e poi ſi conſiderino negli angoli della det-
ta porta le due cartelle ad uſo di modiglioni, che moſtrano di ſoſtenere la ſteſſa
ſoglia;
e così le altre due nelle teſte piene ſimilmente di bagattelle, che non han-
no veruna dicevole convenienza, e ſolo moſtrano di ſoſtenere col loro maggior roc-
chello la cornice, e il fronteſpizio leſinato, ſul quale ſtanno due bambini in atto di
ſoſtentare una cartella coll’iſcrizione del mentovato Piſani.
Con tutta ragione ſi con-
dannano ſiſſatti penſamenti, che vogliono far curvare la ſoglia all’ingiù, ovvero all’
insù, come quello, che ci preſenta il Pozzi al foglio 62.
N. 1. Queſto è mal ſom-
mo, poichè ſi priva la ſoglia della ſua forza naturale, che conſiſte nella ſua dirit-
tura, ſervendo in tal modo d’arpice all’ erte, o ſieno ſtanti della porta.
Pozzo ornato, d’ Ordine Dorico nel ſecondo Clauſtro del Convento dei Frari.
Veramente da tal maniera d’ Architettura, e in queſt’ Ordine, non ſi è veduto pen-
ſiero più diſordinato di queſto.
Chi ha cognizione d’ Architettura, e bene l’ oſſerva,
non applaudirà giammai ſimile compoſizione.
Una colonna grande con una appreſ-
ſo dello ſteſſo Ordine più picciola della metà, per ſoſtenere la ſteſſa cornice, e por-
tare il rimenato.
E’ coſa curioſa, e quaſi diſſi, ridicola, l’ oſſervare il triglifo ſopra
la colonna maggiore ſtarſi nella ſua proporzione;
e quello ſopra la piccola quaſi per
metà, ſtarſene della ſteſſa altezza, e di più leſenando la medeſima cornice;
come ſi
oſſerva ſoſtenere le picciole colonne tutto il rimenato, e l’ ornato, che vi è ſopra:
e queſte ſono appoggiate ſulla vera del pozzo medeſimo: la ſua cornice è replicata
da due ſporti, che coll’ architrave ſono tre.
Non credo, che sì enor me ſcorrezione
ſiaſi giammai, fuori che in queſto caſo, praticata.

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