233213Coniche. Cap. LIII.
cerà:
Vi reſta l’Eliſſi, la cui deſcrittione hò
con anſietà cercato ſe ſi poteua fare in vna ſi-
mil maniera, ma hauẽdo viſto il Keplero nel-
le Tauole Rodulfine, inſegnare vn modo, che
hà molta affinità con il già accẽnato di ſopra,
m’è parſo bene, per non differir più con nuo-
ue ſpecolationi il fin della ſtampa di queſto
mio Trattato, accõpagnarlo con gli altri in-
ſegnati di ſopra, aggiungendoui anco, per ſo-
disfattione de’ſtudioſi, la ſua dimoſtratione,
poiche quella non ſi hà nelle dette Tauole,
mettendo egli ſolo la ſemplice prattica, per
ſeruirſene nelle coſe celeſti.
con anſietà cercato ſe ſi poteua fare in vna ſi-
mil maniera, ma hauẽdo viſto il Keplero nel-
le Tauole Rodulfine, inſegnare vn modo, che
hà molta affinità con il già accẽnato di ſopra,
m’è parſo bene, per non differir più con nuo-
ue ſpecolationi il fin della ſtampa di queſto
mio Trattato, accõpagnarlo con gli altri in-
ſegnati di ſopra, aggiungendoui anco, per ſo-
disfattione de’ſtudioſi, la ſua dimoſtratione,
poiche quella non ſi hà nelle dette Tauole,
mettendo egli ſolo la ſemplice prattica, per
ſeruirſene nelle coſe celeſti.
Come ſi deſcriua l’Eliſsi, che habbiciaſcun de’ſuoi
fochi distanti dall’eſtremità dell’aſſe quanto
ſi voglia. Cap. LIV.
fochi distanti dall’eſtremità dell’aſſe quanto
ſi voglia. Cap. LIV.
SIa nella figura 36.
la retta, A H,
che deua eſſere diametro mag-
giore d’vno Eliſsi, nel quale ſi
prendano per fochi i punti, C,
G, egualmente diſtanri da gli
eſtremi dell’aſſe, A, H; per deſcriuere adun-
quela pr opoſta Eliſſi, prima diuiſa, A H,
che deua eſſere diametro mag-
giore d’vno Eliſsi, nel quale ſi
prendano per fochi i punti, C,
G, egualmente diſtanri da gli
eſtremi dell’aſſe, A, H; per deſcriuere adun-
quela pr opoſta Eliſſi, prima diuiſa, A H,