Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

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236212DELLA FORZA DE’ CORPI pra eſse volumi intieri tutti pieni di concluſioni
veriſſime;
le quali potrebbono anche eſſere utiliſ-
ſime;
perciocchè molte volte avendo veduto quel-
lo, che avvenir debba ad un corpo, il qual non oſ-
ſervi certa legge della natura, più facilmente ſi paſ-
ſa a veder quello, che debba avvenirgli, oſſervan-
dola.
Il perchè io credo fermamente, che non ſie-
no da vietarſi ai filoſofi ſimili ſuppofizioni;
e quei,
che le vietano, e dicono, la noſtra mente non po-
tere andar più avanti, ove una ſola legge di natura
ſi tolga, confondono le leggi della natura;
non.
accorgendoſi, che quel, che dicono, è forſe vero,
ſe la legge, che viene a toglierſi, ſia un’ aſſioma;

ſe ſia ſol tanto una conſuetudine, non è vero cer-
tamente.
Il ſamoſo Beccari in Bologna ha diſco-
perto tanti corpi eſſer fosfori, che oramai può cre-
derſi, che ſieno tutti:
del qual ritrovamento non
ſo, ſe alcun’ altro ſiaſi fatto a noſtri tempi ne più
vago ne più leggiadro.
Potrà dire alcuno, queſta
eſſer legge di natura, che tutti i corpi ſien fosfori.

Diremo noi per ciò, che ſe alcuno ſupponeſſe un
corpo non fosforo, doveſse toſto mancare a lui la
ragione, e ritornare il mondo nel caos?
E per ac-
coſtarmi a quella ſuppoſizione, per cagion della.

quale avete voluto, che io entri in queſta diſputa,
voglio dire alla ſuppoſizione de’ corpi duriſſimi,
io non veggo, per qual ragione il Padre Riccati
debba averne tanta paura, e temer, che per eſsa
doveſse mancargli la ragione;
perchè ſebbene a.
lui pare, che per eſſa ſi levi la legge della

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