Zanotti, Francesco Maria, Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre, 1752

Page concordance

< >
Scan Original
211 187
212 188
213 189
214 190
215 191
216 192
217 193
218 194
219 195
220 196
221 197
222 198
223 199
224 200
225 201
226 202
227 203
228 204
229 205
230 206
231 207
232 208
233 209
234 210
235 211
236 212
237 213
238 214
239 215
240 216
< >
page |< < (216) of 343 > >|
240216DELLA FORZA DE’ CORPI tempo mi mancherebbe, che le parole. Ma a voi
ſta di moſtrarmi una figura ſola, una progreſſion
ſola, un ſolo andamento, in cui troviſi diſconti-
nuità.
Eccovi, ſubito riſpoſi: il triangolo. Do-
ve trovate voi, diſse il Signor D.
Niccola, la di-
ſcontinuità nel triangolo?
Nell’ orlo, riſpoſi io,
o vogliam dir nel perimetro;
il quale procedendo
dall’ una eſtremità della baſe ſino all’ altra con
uno andamento ſempre retto, ſubito poi ſi torce,
e va a ſormare un lato, faccendo con la baſe un’
angolo di qualſivoglia grandezza ſenza aver fatto
prima gli altri angoli minori;
e giunto poi alla
cima del triangolo, ſi torce ſimilmente di nuovo,
faccendo all’ improvviſo un’ altro angolo;
fatto il
quale ſi riconduce a quella eſtremità della baſe,
onde partì.
Ed eccovi la diſcontinuità, che chia-
ramente appariſce nell’ andamento del perimetro.
Qui ridendo il Signor D. Niccola, ben veggo, diſ-
ſe, che vi prendete diletto di noi.
E chi non ſa,
che il perimetro di un triangolo non ci ſi forma
nell’ animo per una progreſſione, la qual ci porti
a formarlo;
ma è una poſizione di tre linee, che
ſi prendono, e collocano a piacer d’ ognuno.
E
potrebbe anche uno formarſi un triangolo, il cui
perimetro compoſto ſoſse di tre linee curve tra lo-
ro diverſiſſime;
in cui certamente non ſarebbe la
continuità;
perchè chi vuole eſiggerla in quelle
coſe, che formanſi ad arbitrio?
Et io vorrei ſape-
re, riſpoſi, qual ſia quella figura, che i geometri
non ſe l’ abbian formata ad arbitrio.
Che ſe

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index