Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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255 do di diſſegnarli ne i piani, non ſolo orizonta-
li, ma anco verticali, o inchinati in qualſiuo-
glia maniera, più che nelle altre ſuperficie.
E perche nella diſſegnatione di queſti Horo-
logij vid dero, che l’eſtremità delle linee hora-
rie o foſſero dall’occaſo, o dall’orto del Sole,
o dal mezo dì, o meza notte computate, anda-
uano tutze à terminare in due linee curue, che
haueuano le ſue conueſſità cõtrapoſte, riſpon-
denti alli due Tropici in Cielo, che ſi mutaua-
no ſecondo la varia ſituatione de’piani, ne’
quali ſi deſcriueua l’Horologio, hebbero mo-
tiuo, che queſte linee curue poteuano cadere
ſotto regola, e che non naſceuano da altro,
che dall’interſegatione del piano dell’Horolo-
gio con le ſuperficie de’duoi Coni cõtrapoſti,
che hanno per cima commune il centro del
mondo, e per baſe i Tropici, cioè, che nõ era-
no altro, che Settioni del Cono, chiamate poi
Iperbole contra poſte (quali ſaranno fra poco
dichiarate che coſa ſiano) perciò queſta fù la
cauſa primaria, e potiſſima, per la quale i Geo-
metri ſi aſſottigliorno nel cõſiderare in quan-
ti modi vn piano potea ſegare duoi Coni, oue-
ro vn ſolo, ſi che le communi Settioni del

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