Alberti, Leon Battista, L' architettura

Table of contents

< >
< >
page |< < (247) of 442 > >|
251247LIB RO SETTIMO.
Furono alcuni che meſſono da gli illati de le porte, in cambio di ſtipiti orna-
menti di cornici, per il che ſeciono il uano de la porta piu aperto, lauoro certo
piu conueniente a le delicatezze de gli ediſicij de priuati, &
masſimo de le fi-
neſtre, che a le porte de Tempii, Ne Tempii grandi, in quelle porte masſimo
doue non ſono altri uani, ſi diuide l’altezza del uano in tre parti, l’una di ſopra
115 de lequali ſi laſcia per fineſtra &
ui ſi fa la ſerrata, & il reſtante rimane per la por-
ta.
Le porte ancora hanno lor diuerſi modi, & lor diuerſe parti. Infra que-
ſte parti la principale è il cardinale che ſi fa in duoi modi.
Percioche, o a canto
a gli ſtipiti ſi mettono arpioni di ferro, ouero da cantoni de le impoſte da capo,
&
da piede eſcono certi perni ſopra la punta de quali ſi bilicano gli uſci, & ſi
2210 aprono &
ſerrano. Le porte de Tempii, che per durare quaſi ſempre ſi fanno
di bronzo, &
di peſo grandisſimo, piu ſicuramente ſi uoltonosù bilichi, che
sù gli arpioni.
Io non ſtarò quì a raccontare leporte, che appreſlo gli hiſtori-
ci, &
appreſſo i poeti io ho letto ueſtite d’oro, d’auorio, & di ſtatue tanto graui,
che non ſi poteuano aprire ſenza una gran moltitudine d’huomini, &
con lo ſtre
3315 pito loro metteuano altrui ſpauento.
Io certo in queſto lodo la facilità de lo
aprirle, &
del ſerrarle. Sotto la punta adunque del perno, o bilico ſi metterà
una Ralla fatta di bronzo, &
diſtagno, & queſta Ralla ſi ſcauerà bene a dentro,
ſcauerasſi ancora la punta del bilico, che regge la impoſta a guiſa di catino, tal-
mente che infra il bilico &
la Ralla ſtringhino inſieme una palla di ferro ben ton
4420 da, &
ben pulita; ma quanto al bilico diſopra, ch’èin teſta a la impoſta, biſogna
che ſia nel cardinale impiombata una ſpranga di ferro che habbia un’anello mol
to pulito, &
molto liſcio, nelquale entrando eſſo bilico ſi muoua, & coſi auuerrà
che la porta non farà mai reſiſtentia nel muouerſi, &
con ogni poco di ſpinta an-
drà doue ru uorrai.
Ad ogni porta ſiano due impoſte, che una ſi apra uerſo uno
5525 illato, &
l’altra uerſo l’altro. Sieno queſte impoſte groſſe la duodecima parte de
la loro larghezza, adornanſi con ſcorniciature, che poſte ſopra l’impoſte accer-
chiano atorno la grandezza di quella, &
metteſene quante tu uuoi, o due, o tre
l’una ſopra l’altra, o pur una ſola ſemplice, &
ſe queſte ſcorniciature ſaráno due,
meſſe a giacere quaſi come ſcaglioni l’un ſopra l’altro, fa che fra tutte due piglino
6630 de la larghezza de la porta non piu che il quarto, nè meno che il ſeſto, &
queſta
ultima che è poſta a ſtare ſopra l’altra piu eminente, fa che ella ſia il quinto piu
larga che quella diſotto, maſe elle ſarannotre ſcorniciature, oſſeruerai in eſſe
le miſure de gli architraui Ionici, Ma ſe atorno ui andrà una ſola ſcorniciatura, fac
ciaſi non piu de la quinta, nè meno de la ſettima parte, sfonderanno le ſcornicia-
7735 ture a lo indentro con una goletta.
La lunghezza de le impoſte ſi debbe di-
uidere con le ſcorniciature per il trauerſo di maniera che gli ſpatii da alto occu-
pino i duoi quinti di tutta l’altezza de’ uani de gli uſci.
Ne Tempii ſi ador-
nano le fineſtre non altrimenti che le porte;
ma i uani di quelle, perche egli oc-
cupano uicino al cielo de la uolta la piu alta parte de le mura, &
con i loro an-
8840 goli terminano nel tondo Cielo de le cupole, per queſto ſi fanno tonde al con-
trario de le porte, percioche elle ſono il doppio piu larghe che alte, &
queſta
loro larghezza diuidono con due colonnette, poſteui con quella regola, che fi
mettono ne le logge ma queſte colonnette ſono la maggior parte quadrate.

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index