Cataneo, Girolamo, Libro nuovo di fortificare, offendere, et difendere : con il modo di fare gli alloggiamenti campali, 1567

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[21.] COME SI POSSONO DISSEGNARE i Belouardi con le ſue miſure, & altre coſe apertenenti ad esſi. CAPITOLO SECONDO.
[22.] Primo modo.
[23.] Secondo modo.
[24.] Terzo modo.
[25.] Quarto modo.
[26.] Quinto modo.
[27.] DELLE CONSIDERATIONI CHE DEVE HAVERE IL SOLDATO CHE SARA DAL ſuo Prencipe eletto, alla difeſa d’vna Fortezza. CAPITOLO TERZO.
[28.] DEL MODO DEL GVARDARE VNA FORTEZZA. CAPITOLO QVARTO.
[29.] DELL’ORDINE CHE DE TENER IL Generale che conoſcerà di non poter iſpugnare vna Fortezza, & come la debbia aſſediare. CAPITOLO QVINTO.
[30.] L’ORDINE CHE DEVE TENERE IL Generale, che conoſcerà di potere iſpugna-re una Fortezza. CAPITOLO SESTO.
[31.] DEL MODO CHE DEBBONO TENERE i difenſori delle batterie, & i remedij che poſſono fare. CAPITOLO SETTIMO.
[32.] DEL MODO CHE DEVE TENERE l’eſſercito nel marciare, & alloggiare, & come ſi dee fare l’alloggiamento. CAPITOLO OTTAVO.
[33.] DEL MODO DEL DISLOGGIARE, ET LONTANARE VN’ESSERCITO dal nemico. CAPITOLO NONO.
[34.] IL FINE. IN BRESCIA, PER VINCENZO DI SABBIO, AD INSTANZA DI TOMASO BOZZOLA. M. D. LXVI.
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28CAPITOLO Prima, poniamo che ella ſia di tre lati, ne cauaremo due, &
vno ne remanerà, il qual vno radoppiato fa due:
coſi la figura
di tre lati ha due angoli retti.
Secõdo eſſempio poniamo che
ella ſia di quattro lati, ne cauaremo due, rimangono due la-
ti;
radoppiamo i due lati che rimangono, faranno quattro
angoli retti, &
quella di quattro lati, è vguale à quattro an-
goli retti.
Terzo eſſempio della figura di cinque lati; caua-
remone due, reſtaranno tre lati;
doppiamo tre lati, fanno ſei
angoli retti, &
la figura di cinque lati, è vguale à ſei angoli
retti.
Et per queſta medeſima regola conoſceremo ciaſcuna
fi gura fatta di linee rette, à quãti angoli retti ſi agguagliano
i ſuoi angoli.
Et volendo conoſcere l’angolo d’vna figura
de lati vguali, &
d’angoli ancora vguali quanto ſarà maggio
re, ouero minore d’vn retto;
o ſi partiranno tanti angoli retti,
come gli angoli della figura, ſi aguaglino, &
queſti ſi parti-
ranno, per tanti angoli come hauerà la figura.
Primo eſſem-
pio, il triangolo, è vguale à due angoli retti;
partiremo due
angoli retti, con tre angoli, che contiene il triangolo;
ne ver
rà due terzi d’vn angolo retto;
coſi ogni angolo d’vn trian-
golo equilatero, è due terzi d’vn angolo retto.
Secõdo eſſem
pio, il quadrato è vguale à quattro angoli retti;
partiremo
quattro angoli retti, per quattro angoli che ha il quadrato,
ne venirà vn’angolo retto.
Adunque ogni angolo del qua-
drato, è vn angolo retto.
Terzo eſſempio, la figura di cinque
lati, è vguale à ſei angoli retti, partiamo ſei angoli retti per
cinque angoli, che ha la figura, ne venirà vn’angolo retto, &

vn quinto d’vn angolo retto.
Et con queſta regola conoſce
remo ciaſcun angolo delle figure de lati vguali, &
angoli, v-
guali, quant’angolo ſarà maggiore, ouero minore d’vn retto.
Ma queſta regola da conoſcere l’angolo delle figure, quãto
angolo ſarà maggiore, ouero minore d’vn retto, qui diſotto
Geometricamente, meglio lo decchiararemo.
Primo eſſem-
pio, per conoſcere l’angolo del triangolo equilatero quãt’-
angolo ſarà maggiore ouero minore d’vn retto.
Primiera-

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