324300DELLA FORZA DE’ CORPI
zioni acceleratrici, ma generalmente tutte le
azioni, che finger ſi poſſono; e non ne eſclu-
dono pur le preſſioni. Ne biſogna per voler di-
fendere il lor principio, mutar la ſignificazione
dei termini, con cui lo propongono, ne intendere
per azione altro, che quello, che intendon eſſi;
perchè chi fa altrimenti, non difende il lor prin-
cipio, ma lo cangia. Volendo io dir più oltre, il
Signor D. Serao mi interruppe, e diſſe: i voſtri
metafiſici non potrebbono eſſere ingannati eſſi, et
aver preſo per azione quello, che veramente azio-
ne non ſia? perchè voi pare, che alla metafiſica cre-
diate ogni coſa, e l’ abbiate per infallibile. Io cre-
do, riſpoſi, che la metafiſica abbia principj più ſi-
curi, che qualunque altra ſcienza; anzi credo, che
le altre ſcienze non ne abbiano niuno ſicuro, ſe
non ſe quelli, che prendono in preſtito dalla meta-
fifica; gli altri tutti, che traggono dall’ oſſervazio-
ne, recano ſempre con loro qualche timore, et eſ-
ſendo certi nei caſi particolari, in cui ſi oſservano,
perdono molto della loro certezza, faccendoſi uni-
verſali; il che non interviene dei principj metafi-
ſici, i quali non per varie oſſervazioni, e per lun-
ghezza di tempo, ſi manifeſtano, ma ſubito e per
ſe ſteſſi. Ma venendo al propoſito, io riſpondo,
che ſe i metafiſici aveſſero malamente inteſo l’ a-
zione, comprendendo ſotto queſta voce alcuna
coſa, che azione non foſſe, e in cui non doveſſe
valere quel lor principio; io direi più toſto il
principio loro eſſer falſo, che ſoſtenerlo come
azioni, che finger ſi poſſono; e non ne eſclu-
dono pur le preſſioni. Ne biſogna per voler di-
fendere il lor principio, mutar la ſignificazione
dei termini, con cui lo propongono, ne intendere
per azione altro, che quello, che intendon eſſi;
perchè chi fa altrimenti, non difende il lor prin-
cipio, ma lo cangia. Volendo io dir più oltre, il
Signor D. Serao mi interruppe, e diſſe: i voſtri
metafiſici non potrebbono eſſere ingannati eſſi, et
aver preſo per azione quello, che veramente azio-
ne non ſia? perchè voi pare, che alla metafiſica cre-
diate ogni coſa, e l’ abbiate per infallibile. Io cre-
do, riſpoſi, che la metafiſica abbia principj più ſi-
curi, che qualunque altra ſcienza; anzi credo, che
le altre ſcienze non ne abbiano niuno ſicuro, ſe
non ſe quelli, che prendono in preſtito dalla meta-
fifica; gli altri tutti, che traggono dall’ oſſervazio-
ne, recano ſempre con loro qualche timore, et eſ-
ſendo certi nei caſi particolari, in cui ſi oſservano,
perdono molto della loro certezza, faccendoſi uni-
verſali; il che non interviene dei principj metafi-
ſici, i quali non per varie oſſervazioni, e per lun-
ghezza di tempo, ſi manifeſtano, ma ſubito e per
ſe ſteſſi. Ma venendo al propoſito, io riſpondo,
che ſe i metafiſici aveſſero malamente inteſo l’ a-
zione, comprendendo ſotto queſta voce alcuna
coſa, che azione non foſſe, e in cui non doveſſe
valere quel lor principio; io direi più toſto il
principio loro eſſer falſo, che ſoſtenerlo come