331307LIBRO III.
non ſo, diſſi, quello, che prometter mi debba dei
meccanici. Parmi bene, che o niuno, il che è più
da credere, gli conoſcerà, o gli conoſceranno for-
ſe una volta imetaſiſici, ai quali ſoli è dato di con-
templar le coſe ſuperiori alla materia. E vi par’ e-
gli, diſſe allora la Signora Principeſſa, che quella
virtù, che move i corpi, ſia tanto ſuperiore alla.
materia, che non poſſano ſperar di conoſcerla an-
che i ſiſici? Io l’ ho, riſpoſi, per tanto ſuperiore,
ch’ io non credo, lei eſſer corpo in niun modo, e
la ripongo in un’ ordine molto più nobile, e più
ſublime. Di che è anche argomento il vedere, che
i fiſici non ne cercano gran fatto la natura, e quaſi
non ſi arriſchiano di diſputarne. I metafiſici ſono
più animoſi. E ſono anche, diſſe la Signora Prin-
cipeſſa quaſi ridendo, più oſcuri, e ſi perdono die-
tro a quiſtioni inutili. Non dite: riſpoſi; perchè
s’ io v’ entraſſi nelle utilità grandiſſime e moltiſſi-
me della metaſiſica, non ſo, qual fine poteſſi por-
re al mio ragionare. Che oltre che tutte le ſcienze
hanno tolto i loro principj dalla metafiſica, ne ſi
tengon certe e ſicure, ſe non quanto ſeguono quel-
li; voi potete anche facilmente vedere, quanto el-
la largamente ſi eſtenda in quello ſtudio, che ap-
part: ene alla vita et ai coſtumi, moſtrandoci la
bellezza della virtù, nel che i fiſici non hanno par-
te alcuna, e ſcorgendoci alla vera felicità. E la
giuriſprudenza, e la teologia, e tutte quell’ al-
tre diſcipline, in cui contengonſi o il gover-
no delle famiglie, o il reggimento dei popoli,
meccanici. Parmi bene, che o niuno, il che è più
da credere, gli conoſcerà, o gli conoſceranno for-
ſe una volta imetaſiſici, ai quali ſoli è dato di con-
templar le coſe ſuperiori alla materia. E vi par’ e-
gli, diſſe allora la Signora Principeſſa, che quella
virtù, che move i corpi, ſia tanto ſuperiore alla.
materia, che non poſſano ſperar di conoſcerla an-
che i ſiſici? Io l’ ho, riſpoſi, per tanto ſuperiore,
ch’ io non credo, lei eſſer corpo in niun modo, e
la ripongo in un’ ordine molto più nobile, e più
ſublime. Di che è anche argomento il vedere, che
i fiſici non ne cercano gran fatto la natura, e quaſi
non ſi arriſchiano di diſputarne. I metafiſici ſono
più animoſi. E ſono anche, diſſe la Signora Prin-
cipeſſa quaſi ridendo, più oſcuri, e ſi perdono die-
tro a quiſtioni inutili. Non dite: riſpoſi; perchè
s’ io v’ entraſſi nelle utilità grandiſſime e moltiſſi-
me della metaſiſica, non ſo, qual fine poteſſi por-
re al mio ragionare. Che oltre che tutte le ſcienze
hanno tolto i loro principj dalla metafiſica, ne ſi
tengon certe e ſicure, ſe non quanto ſeguono quel-
li; voi potete anche facilmente vedere, quanto el-
la largamente ſi eſtenda in quello ſtudio, che ap-
part: ene alla vita et ai coſtumi, moſtrandoci la
bellezza della virtù, nel che i fiſici non hanno par-
te alcuna, e ſcorgendoci alla vera felicità. E la
giuriſprudenza, e la teologia, e tutte quell’ al-
tre diſcipline, in cui contengonſi o il gover-
no delle famiglie, o il reggimento dei popoli,