Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

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[31.] CAPO VIII. Degli errori, che dagli Architetti ſi permettono, mentre i Miniſtri uſano cat-tivo ammaſſamento, e mala ſtruttura di mattoni, e di pietre, facendo mala compoſizione di muraglia.
[32.] CAPO IX. Degli errori nella ſuperfluità, e nel difetto.
[33.] CAPOX. Degli errori della mutazione dell3 Ordine delle parti, dell’ uſo, e della mala corriſpondenza loro.
[34.] I. IN AMPHITEATRUM CÆSARIS.
[35.] II. AD CÆSAREM.
[36.] PARTE TERZA. CAPO I. Degli errori, che ſi ſcuoprono, poichè è ſtato fabbricato.
[37.] A Fondi ſopra la porta verſo Settentrione.
[38.] E queſt’altra è nel ponte detto ora di guara capra.
[39.] Preſſo Porta Sant’Agneſe.
[40.] A Ripa preſſo l’Arſenale attacco di Roma.
[41.] Fra la Longara, e il Tevere.
[42.] Sulla Riva del Tevere accanto alla Chieſa di Sant’Jacopo della Longara.
[43.] CAPO II. Degli Errori, che avvengono nei coprimenti.
[44.] CAPO III. Degli errori, che avvengono per la poca, e non diligente cura intorno alle fabbriche fatte.
[45.] CAPO IV. Degli errori, che accadono nella poca avvertenza dei condotti dell’ acque delle ciſterne, e dei pozzi, delle fogne, cioè, delle cloache, e d’altri Luoghi.
[46.] CAPO V. Degli errori dei cavamenti ſotteranei vicini ai fondamenti delle muraglie.
[47.] CAPO VI. Degli errori, che accadono nei tagliamenti delle muraglie.
[48.] CAPO VII. Degli errori, che procedono dalle nuove Cariche, le quali ſi pongono ſopra i muri vecchi.
[49.] CAPO VIII. Degli errori, che accadono nei reſtauramenti.
[50.] CAPO IX. Quanto importi il non ſervirſi degli Architetti, e il fidarſi della pratica dei Miniſtri.
[51.] LAUS DEO.
[52.] INDICE DELLE MATERIE CONTENUTE IN QUEST’ OPERA, E DEGLI Autori in essa citati.
[53.] FINE DELL’ INDICE.
[54.] OSSERVAZIONI DI ANTONIO VISENTINI ARCHITETTO VENETO CHE SERVONO DI CONTINUAZIONE ALTRATTATO DI TEOFILO GALLACCINI SOPRA GLI ERRORI DEGLI ARCHITETTI
[55.] VENEZIA
[56.] MDCCLXXI. Per Giambatista Pasquali. CON LICENZA DE’ SUPERIORI, E PRIVILEGIO.
[57.] INDICE DELLE MATERIE PER ORDINE ALFABETICO.
[58.] OSSERVAZIONI SOPRA GLI ERRORI DEGLI ARCHITETTI.
[59.] CAPO PRIMO.
[60.] Rifleſſi ſopra il preſente ſtato dell’ Architettura.
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3721PARTE PRIMA.
EST. EVM. PARIETEM. CVM. MARGINE. ALTAM. FACITO.
P. X. EISDEM. OSTIVM. INTROITV.
IN. AREA. QVOD. NVNC. EST. ET. FENESTRAS. QVAE. IN.
PARIETE. PROPTER. AREAM.
PERPETVOM. IMPONITO. EOSQVE. PARIETES. MARGINES-
QVE
.
OMNES. QVAE. LITA. NON.
ERVNT. CALCE. HARENATO. LITA. POLITAQVE. ET. CALCE.
VDA. DEALBATA. RECTE.
FACITO. QVOD. OPVS. STRVCTILE. FIET. IN. TERRA. CAL-
CIS
.
EXTINCTAE. PARTEM. QVARTAM.
INDITO. NI. VE. MAIOREM. CAEMENTA. STRVITO.
QVAM. QVAE. CAÉMENTA.
---- ARBA. PENDAT. P. XV. NI. VE. ANGOLARIA. ALTIO-
REM
.
- - E. FACITO.
LOCVMQVE. PVRVM. PRO. EO. OPERE. REDDITO. DIEM.
SACELLA. ARAS. SIGNAQVE. QVAE.
IN. CMPO. SVNT. QVAE. DEMONSTRATA. ERVNT. EA.
OMNIA. TOLLITO. DEFERTO. COM-
PONITO
.
STATVITOQVE. VBEI. LOCVS. DEMONSTRA-
TVS
.
ERIT. DVOVIR. IDVVMVIRVM. ARBITRATV.
HOC. OPVS. OMNE. FACITO. ARBITRATV. DVOVIR. ET.
DVOVIRATIVM. QVI. IN. CON-
SILIO
.
ESSE. SOLENT. PVTEOLIS. DVM. NI. MINVS. VIGINTI.
ADSIENT. CVM. EA. RES. CON-
SVLETVR
.
QVOD. EORVM. VIGINTI. PROBAVE-
RIT
.
PROBVM. ESTO. QVOD.
IEIS. IMPROBARINT. IMPROBVM. ESTO. DIES. OPERIS.
K. NOVEMBR. PRIMEIS. DIES.
PEQVN. PARS. DIMIDIA. DABITVR. VBEI. PRAEDIA.
SATIS. SVBSIGNATA. ERVNT.
ALTERA. PARS. DIMIDIA. SOLVETVR. OPERE. EFFECTO
PROBATOQVE
.
C. BLOSSIVS.
Q. F. HS. CID. IDEMQVE. PRAES. Q. FVFICIVS. Q. F.
CN. TETTEIVS. Q. F. C. CRANVS. C. F. T. CRASSICIVS. .. .
Nella qual Legge, non ſolo ſi ordina ciò, che ſi dee oſſervare nella fabbrica
dei
muri, e nella forma delle porte, e dei coprimenti;
ma ſi fa menzione an-
cora
dell’approvare, e del riprovare le opere delle fabbriche, dando autorità ai
Curatori
Edili di giudicarle, e d’approvarle;
e in uno ſteſſo tempo ſi ordina,
quando
s’abbiano a fare i pagamenti, cioè, dando la metà del danaro, men-
tre
ſi fabbrica l’opera, e l’altra metà, quando è finita, perfetta, e approvata.
Siccome ſi può ricavare dal Teſto nel Vocabolario, ove dice = Redemtores
proprie
, atque antiqua conſuetudine dicebantur, ut cum ad faciundum, velut
præbendum
quod induxerant, illud re efficiendum, tum demum pecunias reci-
piebant
.
Indi Cicerone, ſcrivendo a Quinto ſuo Fratello, dice: = Redemtori
tuo
dimidium pecuniæ paravi.
Il che è una cautela di chi ha allogato il la-
voro
ai fabbricatori.
Queſta Legge per ora non ſi eſporrà, per non

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