Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

Table of contents

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[61.] Come ſi poſsi accendere il fuoco per il rifleſſo de’ raggi Solari. Cap. XXV.
[62.] Dimostratione ſopra la 18. Figura.
[63.] Come per rifleſſione ſi poſſi accender fuoco con il ri-uerbero della fiamma, ò de i carboni acceſi. Cap. XXVI.
[64.] Come in due maniere potiamo ſeruirci delli ſudetti Specchi. Cap. XXVII.
[65.] Dello Specchio Vctorio d’Archimede. Cap. XXVIII.
[66.] Della Linea Vſtoria di Gio. Battiſta Porta, che ab-brucia in infinito. Cap. XXIX.
[67.] In qual ſenſo ſtimi l’Autore che la ſudetta Linea Vstoria ſi poſſa ſoſtenere. Cap. XXIX.
[68.] Dello Specchio Vſtorio imaginato dall’Autore, e varietà di quello. Cap. XXX.
[69.] Hist. 35. Chil. 2.
[70.] Come con lt ſudetti Specchi potiamo di notte manda-re il lume lontano. Cap. XXXII.
[71.] Come potiamo ſentir quel ſuono, che per altro uon s vdirebbe, ò ſentir meglio quello, che de-bolmente ſi ſente. Cap. XXXIII.
[73.] Come per il contrario potiamo inuigorire il ſuono, ſi che ſia ſentito più gagliardo, che non ſi ſentirebbe. Cap. XXXIV.
[74.] Come ſi poſſa fabricare vna stanza talmente, che chi ſtarà in vn’angolo di quella, ſenta il ſuo-no fatto nell’altro angolo diametral-mente oppoſto, non ſentendo quel-li, che ſaranno nel mezo. Cap. XXXV.
[75.] De i Vaſi Teatrali di Vitruuio. Cap. XXXVI.
[76.] Delle altre ſuperficie, che dal vario mouimento, ò fluſſo delle Settioni Coniche poſſono eſſer generate. Cap. XXXVII.
[77.] Della cognitione del Moto. Cap. XXXVIII.
[78.] Del mouimento de’corpi graui. Cap. XX XIX.
[79.] Qual ſorte dilinea deſcriuano i graui nelloro moto, ſpiccati che ſiano dal proiciente. Cap. XL.
[80.] Dimoſtratione ſopra la figura 25.
[81.] Corollario.
[82.] Come ſi deſcriuino le Settioni Coniche. Cap. XLI.
[83.] De i modi particolari di deſcriuere le Settioni Coni-che, che s’aſpettano all’inuention ſolida. Cap. XLII.
[84.] De’modi particolari di deſcriuere le Settioni Coniche, che s’aſpettano all’inuention piana vera. Cap. XLIII.
[85.] Come ſi deſcriua la Iperbola con vn filo, primo modo della inuention piana vera. Cap. XLIV.
[86.] Come ſi deſcriua la Parabola con vn filo; primo modo della inuention piana vera. Cap. XLV.
[87.] Come ſi deſcriua la Parabola, mediante gl’iſtrumen-tiſodi, composti diregoli, ch’è ilſecondo mo-do dell’inuention piana vera. Cap. XLVI.
[88.] Come ſi deſcriua la Iperbola con le righe, ſecondo mo-do dell’inuention piana vera. Cap. XLVII.
[89.] Come ſi deſcriua l’Eliſsi con le righe, ſecondo modo dell’inuention piana vera. Cap. XLVIII.
[90.] Dei modi particolari di deſcriuere le Settioni Coni-che, appartenenti all’Inuention piana per i punti continuati. Cap. XLIX.
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3717Coniche. Cap. III. vi ſia diſegnato l’aße, s’intenda però per quello di-
ſteſo vn piano, che produchi i tre lati, A B, B C,
C A, &
il triãgolo, A B C; ſarà dunque la prima
Settione linea retta, cioè, A B, A C;
poinella pr@-
ma ſigura di queste tre ſi dia vn taglio al Cono, A B
C, con vn piano parallelo alla baſe, B C, che produ-
chi il circolo, D E, ſarà la di lui circonferenza la ſe-
conda Settione:
sij poinell’isteſſa figura vn’ altro
piano, che ſeghi la baſe nella retta, R V, perpendico-
lare alla, B C, baſe del triangolo, A B C, e l’iſteſſo
ſeghi il triangolo, A B C, nell a retta, O X, parallela
allato A C, e ſeghi la ſuperficie conica nella linea, R
O V, queſta ſarà la Parabola.
Maſe nella ſeconda
figura (fatte le isteſſe coſe) X O, concorrerà con il
lato, C A, prodotto oltre la cima, come nel ponto, K,
ſarà la linea, R O V, ſegnata nella ſuperficie conica,
chiamata Iperbola:
Ma ſe finalmente la, O X, come
nella terza figura (fait’ il medeſimo) ſegarà am-
bedue i lati del triangolo, A B C, eßendo pure la, Z
Y, commun ſegamẽto del piano, O X B C, perpen-
dicolare alla baſe, B C, prolongata pur che detto pia-
no ſegante non ſia parallelo alla baſe, B C, ne ſubcõ-
trariamente poſto (che ſaria, quando ſuppoſto eſſere
il Cono, A B C, ſcaleno, l’ãgolo, A X O, foſſe eguale
all’angolo, A B C, e A O X, all’, A C B,) la

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