Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

Table of figures

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[Figure 1]
[Figure 2]
[Figure 3]
[Figure 4]
[5] Jl Pentadrro Trovato ſrà la Trinità de Monti al palazzo del Gran Duca
[Figure 6]
[7] Profilo del fondamento insieme col contraforte
[8] Forma del Jerreno di gretn
[9] Fondamento da farsi nella greta
[10] Speroni fatti ad’ archi.
[11] Profilo del medesimo fondamento insieme col modo di assicurar il terreno sospeso.
[12] Cavamento per far lo sperone
[13] Jl disegno della sopradetta Nave
[14] Esempio delli angoli ingrossah e ripieni
[Figure 15]
[Figure 16]
[Figure 17]
[18] Colonne grandi con capitelli piccioli
[19] Architrave grande e fregio picciolo
[20] Fregio grande, e archi trave picciolo
[21] Colonna con cornice fuor di proporzione
[22] Colonna tozza con bassa, e capitelo grande
[23] Figura tozza e non conveni-ente nelle sue parti.
[24] Cornice con fregio gran-de, gocciolatojo, e gola piciola che leva la proporzion alla medesima
[Figure 25]
[26] csempio di poner li telari a regger tutto il peso della cornice, e del frontis-pizio, con colonne alle parte delle gionte.csempio di far risaltar sopra le colonne ò pilastri, l'architrave, il freggio, è la cornice, e la parte che segue più in dentro mostra eser in aria.
[27] csempio di collocar sopra il vano d'una porta ò finestra tutto il peso del architrave freggio, e cornice, con il frontispizio.
[28] csempio di colonne iñutili collocate nelle parti laterali.
[Figure 29]
[Figure 30]
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Nella ſteſſa guiſa, trovato buon terreno in una parte, ſi dee vedere, ſe in
un’altra
ſi trova, e non trovandoſi, ſi dee cavar più al baſſo;
poichè il terre-
no
ſodo non ſi trova nel medeſimo piano;
concioſſiachè le parti della terra ſon
fatte
a falde, e alla guiſa delle ſcaglie delle cipolle, ſecondo l’incurvamento,
e
ſecondo la pendenza dei monti, dei colli, e delle valli.
E non oſſervandoſi
queſte
coſe, ſi commette graviſſimo errore;
poichè la muraglia poco indugia
a
dar ſegno di rovina.
Ma ſe il detto terreno ſarà renoſo, e ſmoſſo, e ſciolto,
ſarà
error peggiore il fabbricarvi, mentre in eſſo non ſi poſſono ſtabilire le mu-
raglie
non ſolo per lungo tempo, ma nemmeno per breve.
Adunque, per non
errare
, dee ogni Architetto eſſere informato di tutte le ſpecie di terreni.
Però di-
ciamo
, che il terreno, ove ſi ha da fabbricare, o è per tutto ugualmente ſodo,
e
queſto è ottimo per farvi i fondamenti, che è di più ragioni;
poichè altro è
cosi
duro, che appena ſi può tagliare col ferro, ed è uua ſpecie di tufo la mi-
gliore
di tutte:
altro non è così ſodo; ma tutta via reſiſte ottimamente al pe-
ſo
:
od è un terreno, che nereggia; e queſto è buono per fondamenti, mentre
è
più arido:
od è un altro, che biancheggia; e queſto è più debole; onde po-
tendoſi
fuggire, ſarebbe errore il fabbricarvi;
poichè in eſſo le fabbriche non poſ-
ſono
avere buono, e perpetuo fondamento, qualora non vi ſi ſuppliſca coll’arte,
cioè
, facendo i fondamenti molto più groſſi e fortificandogli intorno con con-
trafforti
, o con ſperoni, o con barbacani;
ovvero almeno fortificandogli verſo
la
parte, che inclina:
ed altro è un terreno tutto creta, o cretoſo, e queſto nei
fondamenti
è fallace, eſſendo ſoggetto all’umido, per cui cede al peſo, e ſi muo-
ve
, eſſendo fatto a modo di falde (come ſi è detto altrove) e fra una falda, e
l’altra
trovandoſi una ſpecie di terra bianca, la quale è di ſoſtanza ſottile, graſ-
ſa
, e untuoſa, che è una ſpecie di morga, che da Giorgio Agricola ſi dice eſſe-
re
la più graſſa terra, che ſi trovi;
la quale, toſto che ſente l’umidità, ſi fa
come
un unguento, onde la falda, che le ſta ſopra, aggravata dal peſo, ſcorre,
e
calando al baſſo muta luogo.
Il che è cagione, che le fabbriche rovina-
no
, aprendoſi;
o tutte intiere ſi muovono inſieme col terreno, e mutan luo-
go
, ſiccome alcune volte hanno fatto i campi, e le intere Città.
E perciò è
grandiſſimo
errore, non eſſendo forzati, il fabbricarvi.
Ma ſe altri ſarà pur ne-
ceſſitato
a porvi i fondamenti, dovrà tener queſt’ordine per aſſicurarſi bene.
Faccianſi alla muraglia dei fondamenti, ad ogni due, o tre braccia, alcuni ſpe-
roni
fatti a modo di branche, ovvero a mezz’archi, i quali, come Saettoni,
o
puntelli, entrino ſotto il muro dalla parte del terreno, che piega, (il che
ſi
conoſce per le ſue vene) facendo il poſamento loro molto più baſſo di quello
della
muraglia, e tanto lontano da eſſo, che vi ſi poſſa far l’arco, o la branca,
cavando
il terreno, dove ſi dee fare a modo di mezze centine.
Il che ſi ren-
derà
più chiaro col diſegno poſto quì appreſſo, e accompagnato coll’eſempio
del
modo di fare i fondamenti.

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