Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
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40
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DEGLI ERRORI DEGLI ARCHITETTI
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ottenuto buon fondamento, onde finalmente rovina. </
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echoid-s1376
"
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="
preserve
">Per la qual coſa, ſecondo
<
lb
/>
l’avvertimento dell’Alberti, non biſogna contentarſi, trovato il terreno ſodo,
<
lb
/>
avendo cavato poco addentro, e in una ſola parte, ma ſi deve cavar più giù,
<
lb
/>
tanto che ſi trovi il terreno ſodo, fermo, ſtabile, unito, non poroſo, nè ca-
<
lb
/>
vernoſo, e buono per iſtabilirvi i fondamenti: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1377
"
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="
preserve
">e così dee farſi fondando le mu-
<
lb
/>
raglie per iſchivare ogni inconveniente.</
s
>
<
s
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echoid-s1378
"
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preserve
"/>
</
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>
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p
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<
s
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echoid-s1379
"
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="
preserve
">Nella ſteſſa guiſa, trovato buon terreno in una parte, ſi dee vedere, ſe in
<
lb
/>
un’altra ſi trova, e non trovandoſi, ſi dee cavar più al baſſo; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1380
"
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="
preserve
">poichè il terre-
<
lb
/>
no ſodo non ſi trova nel medeſimo piano; </
s
>
<
s
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echoid-s1381
"
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="
preserve
">concioſſiachè le parti della terra ſon
<
lb
/>
fatte a falde, e alla guiſa delle ſcaglie delle cipolle, ſecondo l’incurvamento,
<
lb
/>
e ſecondo la pendenza dei monti, dei colli, e delle valli. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1382
"
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="
preserve
">E non oſſervandoſi
<
lb
/>
queſte coſe, ſi commette graviſſimo errore; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1383
"
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="
preserve
">poichè la muraglia poco indugia
<
lb
/>
a dar ſegno di rovina. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1384
"
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="
preserve
">Ma ſe il detto terreno ſarà renoſo, e ſmoſſo, e ſciolto,
<
lb
/>
ſarà error peggiore il fabbricarvi, mentre in eſſo non ſi poſſono ſtabilire le mu-
<
lb
/>
raglie non ſolo per lungo tempo, ma nemmeno per breve. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1385
"
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="
preserve
">Adunque, per non
<
lb
/>
errare, dee ogni Architetto eſſere informato di tutte le ſpecie di terreni. </
s
>
<
s
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echoid-s1386
"
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="
preserve
">Però di-
<
lb
/>
ciamo, che il terreno, ove ſi ha da fabbricare, o è per tutto ugualmente ſodo,
<
lb
/>
e queſto è ottimo per farvi i fondamenti, che è di più ragioni; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1387
"
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="
preserve
">poichè altro è
<
lb
/>
cosi
<
unsure
/>
duro, che appena ſi può tagliare col ferro, ed è uua ſpecie di tufo la mi-
<
lb
/>
gliore di tutte: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1388
"
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="
preserve
">altro non è così ſodo; </
s
>
<
s
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echoid-s1389
"
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="
preserve
">ma tutta via reſiſte ottimamente al pe-
<
lb
/>
ſo: </
s
>
<
s
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="
echoid-s1390
"
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="
preserve
">od è un terreno, che nereggia; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1391
"
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="
preserve
">e queſto è buono per fondamenti, mentre
<
lb
/>
è più arido: </
s
>
<
s
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echoid-s1392
"
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="
preserve
">od è un altro, che biancheggia; </
s
>
<
s
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echoid-s1393
"
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="
preserve
">e queſto è più debole; </
s
>
<
s
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echoid-s1394
"
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="
preserve
">onde po-
<
lb
/>
tendoſi fuggire, ſarebbe errore il fabbricarvi; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1395
"
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="
preserve
">poichè in eſſo le fabbriche non poſ-
<
lb
/>
ſono avere buono, e perpetuo fondamento, qualora non vi ſi ſuppliſca coll’arte,
<
lb
/>
cioè, facendo i fondamenti molto più groſſi e fortificandogli intorno con con-
<
lb
/>
trafforti, o con ſperoni, o con barbacani; </
s
>
<
s
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="
echoid-s1396
"
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="
preserve
">ovvero almeno fortificandogli verſo
<
lb
/>
la parte, che inclina: </
s
>
<
s
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echoid-s1397
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preserve
">ed altro è un terreno tutto creta, o cretoſo, e queſto nei
<
lb
/>
fondamenti è fallace, eſſendo ſoggetto all’umido, per cui cede al peſo, e ſi muo-
<
lb
/>
ve, eſſendo fatto a modo di falde (come ſi è detto altrove) e fra una falda, e
<
lb
/>
l’altra trovandoſi una ſpecie di terra bianca, la quale è di ſoſtanza ſottile, graſ-
<
lb
/>
ſa, e untuoſa, che è una ſpecie di morga, che da Giorgio Agricola ſi dice eſſe-
<
lb
/>
re la più graſſa terra, che ſi trovi; </
s
>
<
s
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echoid-s1398
"
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="
preserve
">la quale, toſto che ſente l’umidità, ſi fa
<
lb
/>
come un unguento, onde la falda, che le ſta ſopra, aggravata dal peſo, ſcorre,
<
lb
/>
e calando al baſſo muta luogo. </
s
>
<
s
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echoid-s1399
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preserve
">Il che è cagione, che le fabbriche rovina-
<
lb
/>
no, aprendoſi; </
s
>
<
s
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echoid-s1400
"
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preserve
">o tutte intiere ſi muovono inſieme col terreno, e mutan luo-
<
lb
/>
go, ſiccome alcune volte hanno fatto i campi, e le intere Città. </
s
>
<
s
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echoid-s1401
"
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preserve
">E perciò è
<
lb
/>
grandiſſimo errore, non eſſendo forzati, il fabbricarvi. </
s
>
<
s
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echoid-s1402
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preserve
">Ma ſe altri ſarà pur ne-
<
lb
/>
ceſſitato a porvi i fondamenti, dovrà tener queſt’ordine per aſſicurarſi bene.
<
lb
/>
</
s
>
<
s
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echoid-s1403
"
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="
preserve
">Faccianſi alla muraglia dei fondamenti, ad ogni due, o tre braccia, alcuni ſpe-
<
lb
/>
roni fatti a modo di branche, ovvero a mezz’archi, i quali, come Saettoni,
<
lb
/>
o puntelli, entrino ſotto il muro dalla parte del terreno, che piega, (il che
<
lb
/>
ſi conoſce per le ſue vene) facendo il poſamento loro molto più baſſo di quello
<
lb
/>
della muraglia, e tanto lontano da eſſo, che vi ſi poſſa far l’arco, o la branca,
<
lb
/>
cavando il terreno, dove ſi dee fare a modo di mezze centine. </
s
>
<
s
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="
echoid-s1404
"
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="
preserve
">Il che ſi ren-
<
lb
/>
derà più chiaro col diſegno poſto quì appreſſo, e accompagnato coll’eſempio
<
lb
/>
del modo di fare i fondamenti.</
s
>
<
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="
echoid-s1405
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"/>
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